Fonte: NZ Herald

Il produttore Peter Jackson ha parlato al NZ Herald di District 9, il film fantascientifico di Neill Blomkamp.

Nell'articolo, Jackson introduce la trama del film spiegando che, essendo diretto da un regista sudafricano e ambientato a Johannesburg, inevitabilmente l'ispirazione arriva dall'Apartheid:

Una multinazionale, l'MNU, perseguita gli alieni giunti sulla Terra mentre cerca di scoprire i loro segreti tecnologici. Improvvisamente, un agente della MNU rimane esposto a una misteriosa sostanza aliena…

E' dura per un regista giovane fare qualcosa che sia ispirato alle proprie esperienze di vita, perché se hai venti o trent'anni non hai avuto molte esperienze. A volte si pensa che se un ragazzo gira un film è perché si è ispirato ad altri film che ha visto. Ma Neill è cresciuto nei giorni della fine dell'Apartheid in Sudafrica, e ha visto tutti gli orrori e le brutalità di come questa discriminazione agiva nei confronti delle persone, e tutto questo è nel film. Nel vederlo, si capisce benissimo come il suo approccio sia autentico: la reale prospettiva di un Sudafricano. Lui adora l'Africa e ha cercato di metterne un sacco nel suo film.

Ovviamente, c'è qualche preoccupazione per come la prenderanno i cittadini di Johannesburg, come rivela lo stesso Blomkamp, che è rimasto anche molto colpito dal fatto che le riprese siano iniziate in contemporanea con i massacri di rifugiati dello Zimbabwe:

Quello che è accaduto è stato veramente barbarico, e i massacri iniziarono proprio il primo giorno delle riprese di un film che parlava dei residenti di Johannesburg che volevano tenere fuori dalla città una razza "straniera". In Sudafrica il mio film ha un punto di vista politico molto importante e radicale, ma non era il nostro obiettivo principale. Spero che i cittadini di Johannesburg non se la prendano.

Descritto come "Robocop incontra un documentario", il film ha molti punti in comune con Cloverfield, non a caso J.J. Abrams contattò Blomkamp per dirigere il film:

Strano ma vero, Abrams cercò di farmi dirigere Cloverfield quando i progetti per Halo finirono in fumo, ma non volevo girare qualcosa che provenisse completamente da una cassetta ritrovata. L'intero film è visto da un unico punto di vista, da un'unica cinepresa. District 9 invece contiene riprese "ritrovate", è quasi un documentario, ma tutto è integrato in uno stile molto più cinematografico: è un ibrido.

Insomma, un film veramente particolare: l'articolo lo paragona proprio a Bad Taste, l'alien-movie di Peter Jackson a cui fa onore il nome del nostro sito, come "l'alien-movie meno Hollywoodiano da molto tempo a questa parte". E proprio l'aspetto low-budget (è costato 25-30 milioni di dollari) fa rivivere a Jackson gli anni nei quali girava i suoi primi splatter:

Se avessi girato io District 9 sarebbe stato un film molto diverso. E' meglio così. E' un piccolo, bellissimo film. E' un thriller fantascientifico a basso costo, e ha tutte le cose che i film low-budget dovrebbero avere. Continuavo a dire a Neill: dacci dentro, fai tutto quello che vuoi. Hai libertà artistica, e hai quello che i soldi non possono comprare, puoi darci dentro con le tue idee usando l'azione e il sangue. Mi ha fatto tornare la voglia di girare film a basso costo. In verità sono geloso. Con un film a basso costo devi dar conto di quello che stai spendendo, ma puoi essere irresponsabile su altri aspetti, e per certi versi è più divertente.

Scritto da Neill Blomkamp (anche regista) e dalla sua partner Terri Tatchell, il film è prodotto dalla casa di produzione di Peter Jackson, la Wingnut Film, e distribuito dalla Sony.

District 9 esce il 13 agosto negli USA, da noi il 2 ottobre.

Maggiori informazioni sul film nella nostra scheda.

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