I risultati esaltanti al botteghino fatti registrare da Una notte da Leoni 2 hanno confermato ancora una volta l'ottimo l'appeal sul pubblico esercitato dal trio Cooper-Galifianakis-Helms, e hanno aperto di fatto la strada al terzo inevitabile e conclusivo capitolo della trilogia diretta da Todd Phillips.

Il secondo film era già in corso di sceneggiatura quando il primo uscì al cinema (la produzione infatti si era fidata degli ottimi screen test), e così il sequel è stato confezionato in esattamente due anni. La Warner Bros. e la Legendary Pictures stanno pertanto bruciando le tappe per sviluppare al più presto la nuova pellicola che potrebbe vedere i tre amici riuniti ancora una volta, dopo le tappe a Los Angeles e Bangkok, in una nuova location.

Il primo passo è stato dunque la conferma alla sceneggiatura dell'autore del secondo capitolo, in questi giorni nelle sale, Craig Mazin, già sceneggiatore del terzo e quarto episodio della saga di Scary Movie. Ancora non è nota la direzione che prenderà la storia in questa terza avventura in giro per il mondo ma, stando alle parole del regista, l'intenzione sarebbe quella di modificare l'impianto narrativo alla base dei primi due capitoli per raccontare qualcosa di nuovo.

Lo stesso Mazin, rilasciando una dichiarazione la scorsa settimana, aveva voluto raccontare quella che secondo lui potrebbe essere una buona scena conclusiva per il terzo film, e quindi per la serie. Riportiamo di seguito la dichiarazione con l'avvertenza che, se fosse stata una dichiarazione seria (e dubitiamo altamente che lo sia), la scena in questione costituirebbe un grosso spoiler:

Penso che il terzo film debba finire con Doug (Justin Bartha) che fissa una serie di croci in un cimitero. Sua moglie, la sua famiglia, tutti quelli del primo film sono morti. Poi qualcuno si avvicina e gli comunica che anche il suo cane è morto.