In un articolo su SFX Magazine (via CBM), Clark Gregg ha parlato di The Avengers, in particolare sul suo coinvolgimento nei panni dell'Agente Coulson, che nel film avrà un ruolo più centrale rispetto alle altre pellicole dei Marvel Studios.

Ecco le sue impressioni non appena varcata la soglia del set:

Venendo da un ruolo di supporto che hanno inserito mano a mano nei nuovi film, mi risultava difficile da credere che alla fine sarei entrato in quella stanza con tutte quelle persone nelle loro varie versioni o tute muscolose di neoprene. La prima cosa che ho fatto quando ho fatto il mio ingresso sul set è stata pensare "Oh mio dio! Guarda questi attori in costume di scena!", ma subito dopo li ho guardati meglio e ho pensato: "Sono in una stanza con Captain America, Tony Stark… santo cielo!", e poi di nuovo: "Ma sono Jeremy Renner e Robert Downey Jr.!" Improvvisamente arriva Samuel Jackson, mi guarda e dice: "Ci sono alcuni problemi di cui dobbiamo occuparci, quindi diamoci una mossa!"

Cosa riunirà insieme i Vendicatori? La minaccia di Loki, ma in realtà questo gruppo era destinato a formarsi:

La cosa particolare di The Avengers, che penso fosse chiara fin dai trailer, è che hanno passato tutta la vita a prepararsi per questo momento. Qualsiasi cosa stia succedendo, tutti loro se ne stanno occupando al meglio delle proprie capacità. Il che potrebbe causare qualche tensione, ma riusciranno ad affrontare il pericolo faccia a faccia..

Ed ecco cosa ha provato quando ha saputo che in The Avengers avrebbe avuto una parte più ampia rispetto ai film precedenti:

Mi sono dovuto dare un pizzicotto. Dovevo alzarmi, indossare il costume da Coulson e avevo abbastanza battute da meritarmi una roulotte, inoltre sono battute scritte dal grande Joss Whedon. Non so come io sia riuscito a far parte di tutto questo, mi sento molto fortunato. Quando guardi il team dei Vendicatori, sono tutte rock star, dive, tutti muscolosi con superpoteri, e così l'Agente Coulson è una sorta di organizzatore del concerto di Lollapalooza che deve riuscire a farli suonare tutti insieme, nello stesso concerto.