Le imprese fuori dal set di James Cameron fanno, inevitabilmente, notizia. Contrariamente alle varie star che, magari, finiscono paparazzate su qualche sito di gossip e cronaca mondana stile Tmz, il regista di Titanic e Avatar conquista la ribalta dei giornali per i suoi hobby non proprio alla portata di tutti. Hobby costosi che, a loro volta, generano montagne di soldi dato che presuppongono il coinvolgimento di un colosso editoriale come il National Geographic e  la conseguente realizzazione d'imprese letteralmente storiche come l'essere stato il primo uomo a toccare il fondo della Fossa delle Marianne.

Stando al Technology Review del MIT James Cameron è pronto ad andare, letteralmente, in direzione opposta, grazie a una partnership con investitori quali il co-fondatore di Google Larry Page e l'ex CEO del colosso di Mountain View Eric Schmidt, l'ex dirigente della Microsoft Charles SimonyiRoss Perot Jr., figlio dell'ex candidato alle presidenziali statunitensi. Questa venture, nota come Planetary Sources, si pone come obbiettivo quello di "occuparsi di due settori di critica importanza – l'esplorazione spaziale e le risorse naturali – per aggiungere trilioni di dollari al PIL mondiale. Questa start-up innovativa creerà una nuova industria e una nuova definizione di risorse naturali". Il blog del MIT ipotizza che si possa trattare attività minerarie da svolgere sugli asteroidi, dato che nello spazio non ci sarebbero delle alternative valide al nostro clima o alle scorte petrolifere sempre più esigue.

Il progetto verrà presentato il prossimo 24 aprile al Museum of Flight di Seattle. Quindi fino a quel giorno possiamo solo fantasticare. Di certo, tutto questo non può non ricordarci una certa multinazionale che compare proprio in un film diretto da James Cameron nel lontano 1986 e che è pronta a riapparire sul grande schermo in Prometheus di Ridley Scott. Speriamo solo che l'avvento di questa nuova società non porti anche alla nascita o alla scoperta di forme di vita ben poco socievoli come gli xenomorfi…