Mentre procede il casting del film, il presidente della MGM Roger Birnbaum ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni circa lo stile che verrà adottato nel nuovo adattamento della storia horror Carrie di Stephen King. A quanto sembra questa nuova trasposizione, che giunge più di 30 anni dopo il celebre ed inquietante film di Brian De Palma, si riallaccerà in qualche modo al sempre più diffuso trend del found footage.

Stando a quanto dichiarato presso l'Università di Denver, il film non sarà interamente girato con questa tecnica, ma solo alcune parti di esso lo saranno: in particolare si fa riferimento a momenti di interviste ai "sopravvissuti" di un determinato avvenimento. In qualche modo questo espediente dovrebbe rendere l'adattamento maggiormente fedele al libro originale, nel quale, al posto delle interviste, venivano riportati documenti ufficiali che ricostruivano l'accaduto.

Rimangono confermati naturalmente i due nomi di punta del cast, ovvero Chloe Moretz, sempre più lanciata nella sua carriera e qui a riprendere il ruolo che fu interpretato in maniera iconica da Sissy Spacek, e Julianne Moore nei panni della madre della ragazza.

Ecco la sinossi:

Il romanzo racconta la storia di Carrie White, una liceale che vive in una piccola città del Maine con una madre ossessionata dalla religione. Goffa, solitaria, vittima dei tiri mancini dei suoi coetanei, Carrie scopre gradualmente di avere poteri telecinetici, poteri che si erano già manifestati all'età di tre anni, dopo il primo choc della sua vita. Un giorno, l'innocente e beffeggiata Carrie userà il suo potere e sarà ovunque orrore, distruzione e morte.