Sembravano non esserci speranze per Hercules – Il guerriero, che dalla sua parte fino a poche ore fa aveva solo l’attore giusto (Dwayne Johnson).

Diretto da Brett Ratner e scritto da uno degli sceneggiatori dei sequel dei lungometraggi animati Disney realizzati per la tv, sembrava il film buono per un disperato weekend possibilmente casalingo, invece la preview di soli 10 minuti ha ribaltato ogni pronostico e ora, sebbene con le dovute cautele, Hercules – Il guerriero invece che avere tutto da provare deve solo dimostrarsi coerente con quel che abbiamo visto.

Come al solito bisogna precisare che 10 minuti (quindi una scena più qualche assaggino) non sono sufficienti per nessun giudizio serio e che, giustamente, le distribuzioni in questi casi tendono a mostrare i migliori 10 minuti di tutto il film. Non pochi in passato sono stati i casi in cui il film completo si è rivelato molto diverso e molto meno saporito dell’assaggio.

Detto questo le sorprese di questa preview sono state moltissime.

Innanzitutto il mito. Una voce fuoricampo narra qualcuna delle 12 fatiche di Ercole mentre le vediamo rappresentate in scene molto ben fatte che tengono nascosto il volto di Dwayne Johnson. Tutti sappiamo che è lui il protagonista (sarà anche nelle locandine) ma la scelta, si capisce dopo poco, ha un senso.

Finita infatti questa prima narrazione di 3 bestie orrende sgominate vediamo Hercules ricevuto al cospetto di Re Cotys (John Hurt), il quale immediatamente fa notare come nelle leggende di cui ha tanto sentito parlare lui fosse sempre solo, mentre qui lo vede con una squadra (che Hercules prontamente presenta). È chiaro che uno dei temi portanti è la distanza tra leggenda e realtà, un eroe che come prima cosa perpetua il proprio mito, che bada all’immagine tanto quanto alla sostanza. Come già nel Beowulf di Zemeckis (scritto da Neil Gaiman), esiste una distanza tra ciò che si racconta e ciò che è, una che fornisce l’impressione che non ci possa essere vero eroe senza il proprio racconto e che la leggenda sia di gran lunga più importante della realtà.

Nella scena successiva Hercules è alla testa di un esercito che comprende lo stesso Re Cotys, entrano in un villaggio che pare pieno di cadaveri. Quasi subito si capisce che i cadaveri non sono tali, ma che si tratta di guerrieri che si fingono morti, una trappola che porta l’esercito ad essere accerchiato da un grandissimo numero di avversari.

Attenzione ora: Hercules spezza la punta di una freccia e la tiene per sè, dopodiché uno dei guerrieri dell’esercito opposto comincia ad avanzare di corsa verso di lui, con uno sguardo il figlio di Zeus dà il via ad uno dei suoi uomini che comincia ad urlare: “Hercules che ha sconfitto l’Hydra è tra noi! L’eroe di mille battaglie, fate sentire le vostre urla!!”, gli uomini si caricano e quando il guerriero nemico è ormai vicinissimo ad Hercules lui gli sferra un pugno in fronte, dopo il quale questi cade a terra, morto. Dall’inquadratura vediamo che in realtà nel dare il pugno gli ha conficcato la punta della freccia in fronte. Ha fatto credere di essere così forte da uccidere un uomo con un solo cazzotto grazie ad un trucco.

Da qui parte la lunga scena d’azione. L’esercito si compatta ed Hercules con la sua squadra comincia a menare le mani tra ralenti e iperboli. Sia chiaro, non siamo dalle parti del furore coreografico di Michael Bay, nè da quelle della perizia tecnica di Paul Greengrass oppure del divertimento più semplice di Paul W.S. Anderson, ma si capisce che l’intenzione di Ratner è di fare un lavoro onesto, senza inventarsi nulla in particolare ma con un’enfasi sull’epica che non dispiace.

Tutto sommato quindi da questa piccola preview Hercules – Il guerriero possiamo aspettarci un film originale, che non si appoggia troppo al film mitologico con sfondi in CG (genere imperante da 300 in poi) e che, anche grazie alla graphic novel da cui è tratto, promette di avere qualcosa da dire sul concetto stesso di mitologia.

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Il lungometraggio, sceneggiato da Ryan Condal e revisionato da Evan Spiliotopoulos, è basato sulla graphic novel di Steve Moore Hercules: The Thracian Wars. Si tratta di una rilettura dark in cui il figlio di Zeus e Alcmena viene raffigurato come un mercenario che volta le spalle alle divinità dopo la perdita della sua famiglia e che trova sollievo solo nella battaglia. Insieme ad altri sei uomini altrettanto assetati di sangue, viene assoldato dal re della Tracia per trasformare i suoi soldati in veri e propri guerrieri.

Nel cast anche Ian McShane, John Hurt, Joseph Fiennes, Irina Shayk, Tobias Santelmann, Rebecca Fergusom e Joe Anderson.

Beau Flynn, Barry Levine e Brett Ratner si occuperanno della produzione, con Peter Berg, Sarah Aubrey e Jesse Berger in qualità di produttori esecutivi. Hercules uscirà il 25 luglio 2014, in Italia il 13 agosto 2014.

Ecco la sinossi:

La semi-divinità Hercules (Dwayne Johnson) guida un gruppo di mercenari con l’obiettivo di dare termine a una sanguinosa guerra civile sulle terre di Tracia e di ritornare a regnare sul  proprio trono. Anima tormentata già dalla nascita, Hercules possiede la forza di una divinità  ma vive le sofferenze di un uomo terreno. Furfanti e canaglie di ogni sorta metteranno alla prova la forza mitologica di Hercules nell’adrenalinico racconto del regista Brett Ratner sulle  vicende dell’eroe d’azione più epico di tutti i tempi.