Alle giornate professionali di Riccione abbiamo incontrato Koch Media, una delle realtà della distribuzione cinematografica italiana più interessante e nuova. Parte di un colosso della comunicazione che fino al momento nel nostro paese si era occupata più che altro di videogames, la divisione cinema si è proposta con titoli di genere americani più che altri ma sta cominciando a spaziare e portare in Italia un cinema di grande appeal ma difficile collocazione nelle sale.

A Claudio Rapino, Theatrical Manager Koch Media Italia, abbiamo chiesto più che di raccontarci il loro listino, di capire come intendano muoversi e quali siano quelli che ritengono i loro assi nella manica per la prossima stagione.

 

 

Qual è l’identità di Koch Media al cinema? Quali sono i film che curate?

C’è un percorso triplice. Da un parte ci sono i film da festival come The Rover, Love is strange o Decoding Annie Parker. Poi c’è il lato più affine a Koch Media (visto che curiamo anche videogames) con i classici film di genere horror ,thriller o action tipo Wild Card con Jason Statham o Green Inferno di Eli Roth. E poi per quest’anno abbiamo anche l’animazione, già è in sala Goool! e per il 2014/2015 abbiamo Shaun the black sheep e Asterix e il regno degli dei.

Infine abbiamo in serbo una sorpresa per il futuro

Cioè?

Cioè far valere il fatto che siamo una società internazionale con sedi in diversi paesi europei e cominciare a preacquistare titoli più pesanti, titoli da major. Parlo di riuscire ad arrivare per primi su alcuni film che solitamente vengono acquistati da case americane molto importanti una volta finiti.

Questo significa che vedremo Koch Media distribuire film grossi americani con grandi attori?

Anche europei oltre che americani, presi prima che entrassero nel mercato. Soprattutto poi avremo anche il cinema italiano nel 2015, perchè la madre patria di questa società è austriaca ma noi siamo italiani.

E come vi muovete? su che film italiani?

Autori di opere prime, seguendo l’esempio di Smetto quando voglio con 01. Perchè la bellezza dei giovani autori italiani è che hanno fatto propria la scuola americana, possono fare prodotti ad un più ampio raggio commerciale rispetto ai loro predecessori.

E per l’estate? Siete nel business da poco ma volete contribuire all’allungamento della stagione?

Si certo, abbiamo già in uscita il 24 luglio Una notte in giallo…

Si ma non basta far uscire qualcosa, occorre far uscire pezzi grossi-

Ad averli disponibili lo faremmo. Ad esempio l’anno scorso abbiamo fatto uscire il 4 Luglio Uomini di parola, non è stato poi un successo ma per noi, a livello di acquisizione era un titolo grosso. Detto questo non siamo noi piccoli ad allungare la stagione, sono i grandi che devono convincere il pubblico non mollando mai le sale con i loro film più pesanti.

Qual è il film su cui più puntate, quello che pensate sarà di maggiore incasso?

Per gusto personale credo sarà Shaun – Vita da Pecora. Conosco la Aardman da anni e penso sarà un Belle e sebastien, un adulto che porta un bambino, film senza età che fa ridere gli adulti e i bambini. Ma l’outsider secondo me sarà You’re not you, comprato dalla sceneggiatura, con una bravissima Hilary Swank (che ha anche prodotto), uscirà a fine gennaio ma forse potremmo metterlo ad inizio dicembre in controprogrammazione con il cinema di Natale.