Empire ha avuto modo di contattare Ridley Scott subito dopo la diffusione del primo teaser trailer di Exodus: Gods and Kings, nuovo adattamento biblico della storia di Mosè firmato da Ridley Scott con un cast d'eccezione.

Il regista ha commentato il filmato spiegando che l'anteprima mostra soltanto un assaggio di quello che sarà il film, e ha poi parlato delle riprese in digitale, delle sfide più grandi del film e della musica.

Vi proponiamo le sue dichiarazioni accompagnate da alcuni suggestivi fotogrammi qui di seguito.

Exodus sarà il film più colossale diretto dal regista? Be', in termini metaforici, sì. Probabilmente anche dal punto di vista del budget, ma non mi sono avvicinato al film con queste intenzioni. Non lo faccio mai, in realtà. Il mio approccio è sempre relativo ai personaggi, alla storia. Non mi ero mai reso conto che il Gladiatore fosse così colossale, trattandosi di una storia molto intima. La storia di una vendetta in cui avevamo messo in risalto alcuni personaggi. […] Ma in questo film i personaggi sono convenzionalmente storici. Ci sono da sempre discussioni su Mosè. Era davvero uno dei principi d'Egitto? Film dopo film divento sempre più fissato sulla caratterizzazione. Exodus è stata una sfida perchè la materia è molto delicata. E' come la politica, non vuoi parlarne perchè è qualcosa di molto persoonale.

Sono passato al digitale molto tardi, forse anche più tardi di Steven Spielberg. Ero uno di quei tradizionalisti che non credeva nella nuova tecnologia senza rendermi conto che funziona davvero. Ti permette di fare quello che vuoi e puoi controllarlo. Al di fuori del digitale tutto dipende da un mucchio di fattori. In questo caso, invece, basta premere un bottone.

Tendo sempre a ottenere un'immagine molto chiara, a differenza dei tempi dei Duellanti. Non ho mai usato filtri. La gente crede di sì, ma non è vero. E' sempre stato tutto merito della luce, della bellissima luce. Con I Duellanti pioveva sempre. 53 giorni di dannata pioggia. Che è il miglior filtro che si possa desiderare.

Ma mi piace la nitidezza di questo mondo. E' un mondo che abbiamo già esplorato diverse volte, i primi film Hollywoodiani hanno fanno un ottimo lavoro, ma credo di essere nella posizione di fare un lavoro migliore, perchè ora non è necessario costruire così tanto. Possiamo aspirare al colossale con sicurezza e tranquillità. Nel film questo (immagine in alto N.d.R.) non sembrerà un matte painting.

Locuste, grandine, fiumi di sangue. Ma nel film ci sarà altro… Mi sono trattenuto un po' – aspettate di vedere il film. Non bisogna mai svelare tutte le carte in tavola. E' meglio attendere almeno di essere a tre settimane di distanza, e sganciare la bomba. Il film è colossale: 1300 effetti sono tanti, nulla in confronto a Star Wars, anche perchè non puntiamo a quel tipo di effetti. Se c'è una cosa di cui vado fiero, infatti, è il realismo dei personaggi che fa passare gli effetti in secondo piano. 

C'erano cose che non potevamo costruire, ma al giorno d'oggi gli effetti visivi sono così convincenti da sembrare veri. Basta solo avere una chiara visione di ciò a cui aspiri. Dopo di chè, inizia letteralmente il disegno digitale fino a ottenere un risultato soddisfacente. La cosa più difficile da fare sono i coccodrilli. Devono sembrare veri. Quella sequenza è una delle prime nel film e ci rimarrei molto male se sembrassero finti. 

La suggestiva musica che si sente in sottofondo nel trailer è un riff di Belfast Child dei Simple Minds, che a sua volta ha tratto ispirazione dal canto popolare irlandese 'She Moved Through The Fair'. […] Sembra non avere senso perchè spunta fuori dal nulla. Ti spiazza perchè ha un sound moderno, ma funziona. La pubblicità è un po' come un riflesso patellare. Una volta che attiri l'attenzione, è fatta, non è vero? 

Da Exodus a Exodus: Gods and Kings. Ad essere onesti, a me sarebbe piaciuto semplicemente Exodus, ma c'erano problemi di diritti e quindi abbiamo aggiunto Gods and Kings. Ma non è un problema, perchè in effetti è ciò che stiamo trattando: una società che venerava migliaia di divinità.

Quella sequenza è stata di certo la più dispendiosa in termini di tempo. Ci siamo appostati su quella spiaggia lunga 18km per giorni e giorni. Intorno c'erano le montagne, ed è stato un bel grattacapo perchè dovevo immaginare la sequenza pensando al mare che si ritirava e che poi si infrangeva sulla costa.

Per quanto riguarda il cavallo, ero deciso a inserirlo perchè volevo mostrare quanto grande fosse l'onda. Non ha nessuno sul dorso perchè è fuggito, immagino che molti animali si siano spaventati. E poi volevo che l'onda non di distinguesse subito. Il cavallo bianco è piccolissimo, volevo mostrarlo mentre cavalcava verso l'orizzonte e il cielo… e poi scopri che, oddio, si sta muovendo. Non è il cielo! Ha funzionato, spero.

Se vi siete persi il trailer, potete guardarlo QUI.

Exodus: Gods and Kings sarà nei cinema statunitensi il 12 dicembre 2014. In Italia arriverà a gennaio. Nel cast: Christian Bale, Ben Kingsley, Joel Edgeron, Sigourney Weaver e Aaron Paul.