Presente al Comic-Con di San Diego, Hitman: Agent 47 è il nuovo adattamento cinematografico del celebre franchise videoludico degli anni 2000. Zachary Quinto, oltre ad essere presente al panel del film, ha rilasciato un’intervista a Collider molto interessante in cui ha rivelato alcuni nuovi dettagli sulla pellicola:

E’ difficile parlare di progetti come questo. Ovviamente si cerca di preservare l’opera fino all’uscita nella sale. In sostanza è una storia su grande scala. E’ un film d’azione che mette in gioco molte cose e che affonda le sue radici nel rapporto tra i tre personaggi principali: il mio, quello di Hannah Ware e ovviamente l”Agente 47 interpretato da Rupert Friend. [..] E’ un vero e proprio triangolo. Katia van Dees (Ware) è alla ricerca di qualcuno e il mio personaggio, John Smith si propone a lei nel tentativo di aiutarla in questa impresa. Ma con queste persone nulla è come sembra. Tutti noi eseguiamo ordini che vengono sostituiti da altri in un breve lasso di tempo. E’ difficile entrare nello specifico perché non voglio rovinare il film al pubblico.

Abbiamo girato quasi tutto il film a Berlino (quasi 2 mesi) e poi ci siamo spostati  a Singapore per le ultime 3 settimane. Non potevamo fare altrimenti. Per quanti riguarda le città sono davvero interessanti dal punto di vista dello stile di vita e dell’architettura. Essere in questi due posti è stata un’esperienza incredibile  [..].

Quando un lungometraggio è basato su un libro o su dei fumetti c’è sempre molto materiale da consultare il che è più difficoltoso quando come base si ha un videogioco. L’attore parla della sua preparazione per il ruolo di John Smith:

Il personaggio che interpreto esiste anche nel videogioco ma lì ha una parte molto marginale. Per me non era essenziale attingere dalla fonte per entrare nel personaggio. Rupert [Fried] invece è il personaggio principale quindi a lui è servito entrare in contatto con l’Agente 47 originale. Ma il tipo di preparazione varia da film a film. In questo caso gli aspetti fisici dei personaggi sono davvero importanti. Ci sono tante sequenze d’azione e ci siamo formati anche come stuntman. E’ stato molto difficile ma anche davvero divertente in realtà. La sequenza più impegnativa che ho fatto è stata quella in cui usavamo le pistole. Ci sono molti spari. Non ho mai lavorato così intensamente con delle pistole. Non amo le armi da fuoco, ed è ironico se pensi ai film che ho fatto. Per me è stata una sfida molto interessante.

Già nel 2007 Xavier Gens diresse un film tratto dal medesimo videogioco intitolato Hitman – L’Assassino. C’è qualche differenza tra le due pellicole?

Sono passati 8 anni da quel film e il cinema è la tecnologia sono cambiati da quegli anni. Visivamente penso che siano molto diversi. In Agent 47 ci sono dinamiche differenti e una lucentezza più particolare. Lo spettatore oggi è più attento ad una buona resa degli effetti speciali . E’ questo che il film cerca di fare: vuole essere radicato nella storia tra i protagonisti ma vuole anche proporre un intrattenimento di qualità.

Come sappiamo Paul Walker era inizialmente collegato al progetto. Quinto conclude dicendo che dopo la perdita di Walker la produzione ha passato un momento difficile ma non sa se il film ha subito dei cambiamenti dopo quel triste episodio.

 

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Lo script di Agent 47, diretto da Aleksander Bach (qui al suo esordio come regista), è stato curato da Kyle Ward (Machete Kills), Skip Woods (Hitman, X-Men Le Origini: Wolverine) e Michael Finch (Predators).