Attenzione: l’articolo che segue potrebbe contenere spoiler sul finale della pellicola

 


 

 

Se, come noi, amate Stephen King siete perfettamente consapevoli del fatto che, alcune volte, i finali dei suoi romanzi tendono a mandare alle ortiche tutto quello che viene nelle pagine che li precedono.

O, per lo meno, a risultare quasi del tutto inadatti a un eventuale trasposizione letterale sul grande schermo.

Fra i prossimi progetti cinematografici basati sulle opere dello scrittore di Bangor figura L’Ombra dello Scorpione che verrà diretto da Josh Boone, già responsabile del successo di Colpa delle Stelle. Il lunghissimo romanzo appartiene proprio alla categoria di opere kinghiane connotate da una chiusura che alcuni potrebbero magari trovare appropriata sulla carta, ma che potrebbe rischiare di risultare poco appropriata al cinema.

Badass Digest sostiene di conoscere l’epilogo del film o, quantomeno, quello della sceneggiatura precedente, ad opera di David Kajganich, che Josh Boone sta attualmente riscrivendo.

In questa versione, risalente allo scorso anno, i “buoni” sopravvissuti di Boulder formato un’armata e marciano su Las Vegas per uccidere Randall Flagg. Il suo quartier generale è, ovviamente, nella Piramide di Luxor. La gente di Boulder invade la città mentre, a est, una squadra combatte alla diga di Boulder che Spazzatura ha fatto detonare, uccidendo Larry Underwood e causando un’inondazione mortale verso Vegas. Dove Flagg sta fronteggiando l’eroe, Stu Redman… che ora ha i poteri di Dio. I due combattono in stile Akira sulla Las Vegas Strip, con Randall Flagg che cerca di appropriarsi delle facoltà di Redman. Macchine che vengono scaraventate in aria, così come le torri dell’Hotel Excalibur, la gente di Las Vegas usata da Flagg come carne da macello. Nel mentre Nick Andors si sacrifica distruggendo un cannone. Le forze di Boulder, benché armate, cercano solo di fare di fare prigionieri e di liberare le persone dal giogo magico di Flagg. Tutto dipende dall’esito dello scontro fra Stu e Randall, se il primo riuscirà a assorbire i poteri magici del secondo.

Il sito sostiene rivela anche che in questa versione dello script è presente anche una scena mid-credit che allude esplicitamente a un seguito.

Naturalmente continueremo a indagare.

Per comodità e per un eventuale paragone, riprendiamo il finale del romanzo dalla sinossi pubblicata su Wikipedia:

In un crescendo di tensioni, paure e tradimenti, Mother Abagail, dopo essere sparita per giorni nel deserto, come i profeti della Bibbia, torna morente dai suoi e affida a Glen, Stuart, Larry e Ralph (poiché nick e susan, gli altri due membri, erano morti a causa di una bomba), membri del governo della Zona Libera e, a suo dire, scelti da Dio, la missione di incamminarsi, a piedi e disarmati, verso il territorio di Flagg a Ovest, e di affrontarlo ed abbatterlo seguendo il volere del Signore. Pur non del tutto persuasi, i quattro, credendo a tutto ciò che dice Mother dopo i sogni che hanno avuto, si incamminano. Arrivati a Las Vegas, dopo un lungo viaggio a piedi, durante il quale vengono costretti ad abbandonare Stuart Redman, feritosi a una gamba a seguito di una caduta, i tre rimanenti vengono intercettati e arrestati. Flagg vorrebbe giustiziarli pubblicamente, ma il loro arrivo (e il loro arresto) è la goccia che destabilizza completamente il “governo” di Flagg: la gente, che già aveva cominciato a guardare criticamente Flagg, poco prima dell’esecuzione del gruppo protesta apertamente. Flagg mostra allora tutto il suo potere per tenere sotto controllo la folla, ed emette una soprannaturale “sfera di energia” dalla mano. Ma quando il folle Pattumiera arriva in mezzo alla confusione con un carrello con una bombaatomica sopra, che era suo desiderio offrire in dono all’Uomo Nero, la situazione precipita. La sfera bluastra, sfuggita al controllo di Flagg, diventa a forma di mano (probabilmente la mano di Dio) e lo colpisce in pieno, facendo però esplodere la bomba atomica. Stuart Redman e Tom Cullen (mandato a spiare in precedenza insieme ad altri due che però sono stati uccisi), sono gli unici due testimoni dell’esplosione che cancella i loro amici, Las Vegas e (apparentemente) Flagg dalla faccia della Terra, ed è l’unico del gruppo a far ritorno alla Zona Libera e a informare gli altri di ciò che è successo, e della fine dell’incubo dell’Uomo Nero.

Il libro si chiude con Stu e Fran, diventata madre e sua compagna, che lasciano una zona libera ormai ingrandita e avviata a diventare una società moderna e autosufficiente. Le ultime battute riguardano una domanda sinistra, già aleggiata in altre parti del libro, che si pongono i due protagonisti sopravvissuti riguardo al fatto che la razza umana possa imparare dai propri errori: domanda alla quale la risposta è un ambiguo “Non lo so”.

Nell’edizione integrale è presente anche un breve epilogo intitolato Il cerchio si chiude. Questo capitolo finale rivela quello che è successo a Randall Flagg dopo la battaglia finale di Las Vegas e fa riferimento al Ka, argomento ampiamente trattato da King nella saga della Torre Nera. Si rimanda al capitolo intitolato Il laccio del volume conclusivo La torre nera per ulteriori approfondimenti sulla fine di Flagg.