Zeroville, nuovo progetto di James Franco si arricchisce di altri numerosi interpreti. Secondo Screen Daily infatti Seth Rogen, Jacki Weaver, Megan Fox, Will Ferrell, Danny McBride, Dave Franco, Craig Robinson, Joey king e Horatio Sanz faranno parte di questo nuovo progetto che verrà diretto e anche interpretato da James Franco.

Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Steve Erickson, segue la storia di Ike Jerome (Franco), uno studente di architettura con un tatuaggio di Elizabeth Taylor e Montgomery Clift tatuato dietro la nuca. L’uomo arriverà ad Hollywood nel 1969 e li verrà scambiato per l’autore di uno degli omicidi di Charles Manson. In quel luogo Ike entrerà in un turbine di situazioni fatte di sesso e droga dove incontrerà anche alcune grandi personalità del tempo come George Lucas, Brian De Palma, Steven Spielberg e Paul Schrader.

Rogen sarà “Viking Man”, un hippy-surfer masticatore di sigari (ispirato alla figura del regista indipendente John Milius), personaggio che fungerà da guida a Ike. Megan Fox sarà la femme-fatale Soledad, Jacki Weaver vestirà i panni di una montatrice che diventerà la mentore del personaggio di Franco. Mentre Danny McBride interpreterà un sinistro finanziere.

Ecco la postfazione del romanzo di Erickson:

“Cinefilo allo spasimo, Erickson, eppure, allo stesso tempo, un passo oltre, e altrove: nei territori del sogno. Forse, a una prima lettura, “Zeroville” potrebbe sembrare un romanzo su Hollywood, carico com’è di citazioni e rimandi ellittici da iniziati, un romanzo per cinefili, uno di quei libri che escludono appunto tutti quelli che iniziati non lo sono neanche un po’. Ma sarebbe fermarsi al primo livello, perché non è un romanzo su Hollywood – o almeno, non solo, perché certo è anche questo – è un romanzo come ha dichiarato il suo stesso autore in un’intervista, che parla piuttosto di come il cinema, i film, siano diventati parte integrante del sistema nervoso contemporaneo. Il cinema ha cambiato le nostre percezioni, il nostro modo di interpretare la realtà, suadente e persuasivo ci ha accompagnati nel corso del tempo in territori al tempo stesso affascinanti e mostruosi, rassicuranti e terrificanti. E parte integrante del nostro immaginario, così come lo sono i sogni che facciamo la notte, e che si mescolano alle esperienze reali: questo è il tessuto della nostra vita, la trama fitta in cui arte e vita si intrecciano senza che sia più possibile districare un filo dall’altro”.