Da quando Interstellar è uscito nelle sale americane, alcuni spettatori hanno lamentato stranezze nel sonoro del film, affermando che alcuni dialoghi sono difficili da comprendere nella versione originale, e chiedendosi se sia colpa del missaggio o dei cinema. La questione è montata fino a diventare una polemica, soprattutto perché si tratta di un film di Christopher Nolan, solitamente attentissimo al modo in cui i propri film si vedono e si sentono.

Ecco quindi arrivare la risposta del diretto interessato, Nolan stesso, che raggiunto dall’Hollywood Reporter ha commentato che missare i dialoghi rendendoli a volte poco comprensibili è stata una sua scelta “avventurosa e creativa”:

Ho sempre amato i film in cui l’approccio al sonoro è impressionistico, si tratta di un approccio insolito per un blockbuster mainstream, ma penso sia quello giusto per una pellicola esperienziale come la mia.

Molti dei registi che ho sempre ammirato negli anni hanno utilizzato il sonoro in maniera avventurosa e coraggiosa. Non sono d’accordo che si possa raggiungere la chiarezza solo ed esclusivamente attraverso il dialogo. Parlo di chiarezza nella storia e nelle emozioni, cose che cerco di raggiungere in maniera molto stratificata utilizzando tutti gli strumenti a mia disposizione, suono e immagine.

Secondo Nolan, il sonoro in lingua originale del film è esattamente quello che voleva. Il regista ha anche elogiato i cinema per essersi mantenuti coerenti con le sue scelte, spiegando di averne visitati alcuni per verificare (inclusi il TCL Chinese IMAX Theatre e l’Arclight Cinemas Dome di Hollywood, e l’AMC Loews Lincoln Square di New York):

Per me il suono è importante come le immagini. Solitamente visito sei o sette cinema che proiettano i miei film, mi piace sentire come saranno nei posti dove le persone li andranno a vedere, non ha senso limitarsi alla bolla protetta della sala di registrazione. L’ho sempre fatto, perché il mio obiettivo è comunicare qualcosa al pubblico.

I cinema che ho visitato hanno fatto un lavoro straordinario nel presentare il film come volevo fosse presentato. Di solito quando missi un film in maniera non convenzionale, come in questo caso, alcune persone non apprezzeranno la cosa. Ma spero che il pubblico si renda conto che si tratta di una esperienza.

Nolan attribuisce le scelte del sonoro al lavoro di squadra svolto con il compositore Hans Zimmer e ai mixer Gary Rizzo e Gregg Landaker, assieme al sound designer Richard King:

Abbiamo preso delle decisioni creative con molta attenzione. Ci sono momenti molto particolari, in questo film, dove ho deciso di utilizzare il dialogo come un effetto sonoro, e così a volte è missato leggermente sotto agli altri effetti sonori, o all’interno di altri effetti sonori, per enfatizzare quanto il suono circostante sia forte. Non è nulla di nuovo, ma capisco che per un film di Hollywood sia non convenzionale.

Una scena citata è quella in cui Matthew McConaughey guida in un campo di mais (girata peraltro dal vivo):

È un contesto incredibilmente rumoroso, entusiasmante eppure quasi spaventoso. Volevo dare al pubblico la stessa identica esperienza, l’effetto caotico di tutto quel rumore.

In generale volevo dare allo spettatore la sensazione di vivere lo stesso viaggio del protagonista, per esempio quando si trova nella cabina di pilotaggio e sente il cigolio dell’astronave è un suono veramente spaventoso. L’intento è quello di essere realistici ed enfatizzare momenti così intimi.

[…] I suoni all’interno del camioncino, per esempio, vengono ripresi più avanti nel film, in una delle scene più importanti all’interno dell’astronave. C’è sempre qualcosa di spaventoso, secondo me, nella maniera in cui sentiamo che l’ambiente circostante interagisce con il veicolo o la capsula in cui ci troviamo – che sia sabbia e polvere fuori dal finestrino del camion, o le forze atmosferiche fuori dall’astronave durante il viaggio.

Nolan conclude:

Abbiamo missato per mesi e mesi, e abbiamo parlato di tutto. Dobbiamo aver missato questo film per qualcosa come sei mesi. Un processo di discussione organico, continuo.

Sarà interessante verificare come l’Academy giudicherà il colossale lavoro sul suono svolto per Interstellar.

Fonte: THR