A 24 ore dall’annuncio del titolo ufficiale e del cast di SPECTRE, il nuovo film della saga di James Bond, discutiamo, grazie a MI6, di un tema molto dibattuto fra gli appassionati delle avventure cinematografiche della spia nata dalla penna di Ian Fleming, ovvero l’elevata “seriosità” assunta dal franchise in questo nuovo corso inaugurato dal Casino Royale di Martin Campbell nel 2006.

E se pensate che la mossa sia basata sul volersi aggrappare al successo della saga di Jason Bourne siete fuori strada.

Il celeberrimo sito dedicato al mondo di 007 ha recuperato delle dichiarazioni rilasciate da Daniel Craig nel 2012 in un’intervista rilasciata durante la promozione stampa di Skyfall in cui l’attore ha spiegato perché è stato necessario intraprendere una strada lontana dagli eccessi tipici della saga.

Nella mia testa ho sempre pensato che dovevamo farli e riportare quegli elementi tipici della saga nella maniera in cui abbiamo fatto. E non riesco davvero a immaginare un’altro modo. Dovevamo distruggere il mito classico di James Bond perché Mike Myers ha mandato tutto a puttane – e io sono un grande fan di Myers quindi non fraintendete le mie parole. Ma ci ha davvero fottuto. E le gag sono diventate off limits. Quello che mi rende orgoglioso di Skyfall è che siamo riusciti a riportare una certa leggerezza nel tocco,senza però rinunciare all’azione e ai momenti drammatici.

Insomma, se il nuovo 007 è diventato così serio, è tutta colpa di Austin Powers e del Dr. Male.

austin powers