Comunque si osservi la situazione, la sola certezza è che con la cancellazione dell’uscita di The Interview si è dato un duro colpo alla libertà di espressione.

E, badate bene, parliamo di cancellazione perché nonostante svariati outlet abbiano parlato di altre possibilità vagliate dalla Sony per la diffusione della pellicola con James Franco e Seth Rogen, noi stessi ieri notte abbiamo citato la possibilità dell’arrivo del lungometraggio sulle varie piattaforme di video-on-demand, stando a Deadline la situazione sarebbe ben differente: lo studio non avrebbe ulteriori piani relativi alla distribuzione del film.

Hollywood, naturalmente, non è stata indifferente di fronte all’accaduto e moltissime star hanno affidato a Twitter le loro riflessioni. Non si riscontra effettiva preoccupazione verso una minaccia di attentati che non viene percepita come reale, quanto l’amarezza per come la già citata libertà di espressione di cui gli Stati Uniti e – più generalmente – il mondo occidentale si fanno vanto, ne sia uscita con le ossa rotte.

Ne riportiamo qualcuna direttamente qua sotto:

 









 

Questa la sinossi:

Un dittatore spietato, un complotto firmato CIA e l’intervista sognata da una vita. Cosa succede quando il re delle interviste ed il suo producer si improvvisano assasini?

Dave Skylark (James Franco) è il re delle interviste alle celebrità e conduttore del famoso talk show trash “Skylark Tonight”. Il cervello dietro il successo di Dave è il suo producer e migliore amico, Aaron Rapoport (Seth Rogen).

Egli realizza il sogno di una vita quando procura a Dave un’intervista con Kim Jong-un, il dittatore misterioso e spietato della Corea del Nord. Quando Dave e Aaron si preparano a partire, vengono avvicinati dalla CIA che chiede loro di assassinare il dittatore. I due accettano la missione, diventando gli uomini meno qualificati di sempre ad assassinare – o intervistare – l’uomo più pericoloso della terra.