Come preannunciato, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha tenuto poco fa una conferenza stampa incentrata sul Leak Sony e sulla recentissima attribuzione di quanto accaduto al Governo della Corea del Nord.

Obama, in particolare, ha criticato la scelta della Sony Pictures Entertainment di sospendere la distribuzione di The Interview nei cinema americani e internazionali (“Sì, penso che abbiano fatto un errore”). Secondo Obama questa scelta potrebbe avere un pesante effetto sulla distribuzione di altri tipi di film, in particolare documentari, che potrebbero non piacere ad alcuni regimi dittatoriali:

Non possiamo vivere una società nella quale un dittatore, da qualche parte nel mondo, impone la propria censura negli Stati Uniti. Non possiamo cambiare il nostro comportamento, non possiamo smettere di andare a vedere il football per paura di un attacco terroristico. Avrei preferito ne parlassero prima con me. Gli avrei detto di non andare a cacciarsi nella situazione in cui si finisce per essere intimiditi da questo tipo di attacchi criminali.

Secondo il Presidente, gli Stati Uniti “risponderanno proporzionatamente, con modalità che sceglieremo e in tempi che decideremo”, tuttavia non è entrato nel dettaglio di cosa potrebbe succedere ora. “Abbiamo appena ricevuto la conferma che è stata la Corea del Nord, e ora stiamo prendendo in considerazione una serie di possibilità che poi mi verranno sottoposte”.

Questa presa di distanza dalla decisione della Sony sorprende soprattutto visti i legami tra Obama e Michael Lynton (chairman della Sony), il quale è stato tra i principali responsabili della sua raccolta fondi per la sua campagna al senato nel 2004.

Fonte: variety