È per prima la Universal Pictures Italia a credere molto nel necessario imperativo di “far vedere” in sala Boyhood, film appartenente alla categoria di quelli destinati a piccole distribuzioni se non uscite tecniche (nessun argomento d’interesse, nessuna vera grande star in cartellone, nessun nome o brand altisonante nel titolo lasciato immacolato in lingua originale, nessun autore-star a dirigerlo), opera che più di un decennio fa sarebbe stata “da passaparola” e oggi è più da visione televisiva o download illegale. Eppure nell’importanza di Boyhood in sala ci crede tutto il sistema del cinema, dalla Universal che per l’appunto lo rimette in sala (per la seconda volta) a partire dal 22 Gennaio, a chi di cinema scrive (le recensioni sono quasi unanimemente piene di cuori e lodi) fino a chi consegna premi (diversi Golden Globes vinti e un ottimo numero nomination pesanti agli Oscar). Eppure questo straordinario film stenta ad essere visto dal pubblico.

Un grande sforzo per convincere il...