Sono le variazioni dei singoli Paesi a sottolineare i cambiamenti che stanno avvenendo nel mercato cinematografico globale: gli Stati Uniti perdono circa il 5% degli incassi (per un totale di 10.4 miliardi di dollari), mentre la Cina cresce del 34% a ben 4.8 miliardi di dollari, grazie a prodotti asiatici e hollywoodiani.
Stando a un recente studio di Ernst & Young, di questo passo la Cina sorpasserà gli Stati Uniti nel 2020 e diventerà il primo mercato cinematografico del mondo, ma già recentemente gli USA sono stati battuti (negli incassi di febbraio). La crescita dipende anche dalla grande diffusione dei cinema in Cina: si prevede che nei prossimi cinque anni verranno costruiti altri 25mila schermi nel Paese, e che il ministero dell’informazione permetterà a più pellicole straniere di essere distribuite (i regolamenti al momento sono ancora piuttosto restrittivi).
Nel frattempo calano sempre di più gli incassi dei film in 3D: solo il 14% degli incassi globali, nel 2014, provenivano da questo formato. Si tratta della percentuale più bassa dal 2009: solo il 27% degli spettatori ha visto un film in 3D nel 2014, quando nel 2010 la percentuale era del 52%.
Frenate negli incassi anche fuori dagli USA: Europa, Medio Oriente e Africa hanno visto cali del 3%, in particolare in Germania e UK.
C’è comunque speranza, quest’anno, almeno per il Nordamerica (ma di riflesso anche per diversi paesi europei): nei primi due mesi del 2015 gli incassi sono cresciuti dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Fonte: Variety
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