Finora gli unici film mainstream girati e distribuiti in HFR (high frame rate, cioè con numero più alto di fotogrammi al secondo rispetto ai tradizionali 24) sono quelli della trilogia dello Hobbit. Peter Jackson ha girato e proiettato (in un numero selezionato di cinema) il suo kolossal a 48 fotogrammi al secondo, generando reazioni che vanno dal misto al negativo (ma in molti concordano che il 3D in HFR non è fastidioso ed è molto più luminoso). Sappiamo che James Cameron intende girare i sequel di Avatar a 96 fotogrammi al secondo, ma la decisione verrà confermata solo quando inizieranno le riprese.

Nel frattempo, c’è un altro regista che sta utilizzando questa tecnologia per il proprio film: si tratta di Ang Lee, che girerà il suo prossimo progetto a ben 120 fotogrammi al secondo.

La notizia è stata data la settimana scorsa dalla Sony alla CinemaCon: il regista premio Oscar realizzerà con questa tecnologia il dramma sulla guerra in Iraq Billy Lynn’s Long Halftime Walk. Le riprese verranno effettuate in 3D a 120 fotogrammi al secondo, in alta definizione 4K, utilizzando le cineprese Sony F65 4K. Quello che non è ancora chiaro è se, trattandosi di un film in 3D, si intendono 120 o 60 fotogrammi per ciascuna cinepresa: la cosa è importante perché molti proiettori non sono in grado di proiettare a 120 fotogrammi (nemmeno con una upgrade tecnica) .

Il film è l’adattamento cinematografico di Billy Lynn’s Long Halftime Walk (È il tuo giorno, Billy Lynn?), acclamato romanzo di Ben Fountain. La pellicola è stata opzionata dalla Film4, che produrrà assieme allo stesso Lee, Stephen e Simon Cornwell di Ink Faktory e Rhodri Thomas. Nel cast Kristen Stewart, Steve Martin, Garrett Hedlund and Joe Alwyn.

La distribuzione statunitense della pellicola sarà invece curata dalla Sony Pictures. La sceneggiatura è stata scritta da un altro premio Oscar, Simon Beaufoy (The Millionaire), che di recente ha scritto Everest di Baltasar Kormákur.

Ecco la sinossi del romanzo.

I dieci soldati della squadra Bravo hanno compiuto una coraggiosa azione di guerra in Iraq, immortalata per caso dalle telecamere di un tg; trasformati di colpo in eroi nazionali, vengono richiamati in patria per due settimane di Victory Tour (interviste in tv, visita alla Casa Bianca, comizi pubblici aperti dal sermone di un predicatore), che culminano nell’apparizione come ospiti d’onore alla tradizionale, popolarissima partita di football del Giorno del Ringraziamento. Durante questa fatidica giornata, fra le strette di mano ai petrolieri texani, le canne fumate di nascosto, il trauma ancora vivissimo della recente morte di un compagno, la sensualità delle cheerleader, le avances di Hollywood e una proposta di diserzione, il diciannovenne caporale Billy Lynn cerca di non impazzire: la mattina dopo, la squadra deve tornare al fronte. La spettacolarizzazione dello sport e della guerra, il conflitto di classe, lo strapotere dell’entertainment e del mercato, ma anche la forza dell’amicizia, la paura della morte e la scoperta dell’amore.

Fonte: The Hollywood Reporter