Anche la Germania ha partecipato al lancio internazionale di Avengers: Age of Ultron la settimana scorsa, ma il film è partito con meno slancio del previsto (pur incassando 9.3 milioni di dollari) a causa del boicottaggio indetto dagli esercenti cinematografici indipendenti (quelli cioè slegati da catene). In 193 tra città, cittadine e paesi tedeschi, infatti, il blockbuster dei Marvel Studios non è stato proiettato, per un totale di 686 schermi. Si tratta di una protesta molto più ampia di quella del 2003, quando oltre 200 cinema decisero di non proiettare Hulk.

Il motivo è dovuto alla decisione della Disney (che distribuisce i film dei Marvel Studios) di aumentare sensibilmente la percentuale di incassi trattenuta passando dal tradizionale 47.7% al 53%. Il taglio della percentuale riservata agli esercenti è più sostenibile per le grandi catene (che sono legate alle major da contratti e per questo non hanno potuto partecipare al boicottaggio), ma meno per i proprietari di cinema indipendenti, che sarebbero costretti ad aumentare i prezzi. Ecco quindi la decisione di protestare: “Siamo spaventati in particolare per i cinema della Germania dell’Est,” afferma Karl-Heinz Meier, portavoce del gruppo I.G. Nord. “Quando i prezzi aumentano nasce un problema, molti cinema potrebbero chiudere.” Meier sottolinea che con l’uscita di Star Wars: il Risveglio della Forza a fine anno, la Disney potrebbe mantenere la stessa aggressività, “e le cose potrebbero farsi interessanti”. Aggiunge Andreas Kramer di Hauptverband Deutscher Filmtheater: “Imporsi sull’industria con condizioni simili è inconsueto e, per quanto mi riguarda, scandaloso”.

Oltretutto, la Disney ha deciso anche di tagliare il contributo nella promozione del film e cancellare gli anticipi sugli occhialini 3D, rifiutandosi poi di commentare pubblicamente questa decisione.

Fonte: Deutsche Welle