Si è svolto ieri sera presso l’Open Colonna del Palazzo delle Esposizioni un informale incontro dal sapore però molto istituzionale circa il nuovo corso della Fondazione Cinema per Roma (fondatori: Roma Capitale,
Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma, Istituto Luce Cinecittà, Fondazione Musica per Roma) e, conseguentemente, dell’ennesima nuova identità dell’ex Festival ora tornato Festa del Cinema di Roma dopo i non indimenticabili tre anni di Müller.
Alla presenza dell’Assessore alla Cultura e al Turismo di Roma Capitale Giovanna Marinelli e del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (doveva arrivare anche il Sindaco di Roma Ignazio Marino, ma poi non è venuto più), la neo presidente della Fondazione Piera Detassis, regina del giornalismo cinematografico italiano mainstream in quanto immortale direttrice di Ciak da 19 anni, ha annunciato con un certo vigore il progetto di CityFest, ovvero un programma lungo tutto un anno in cui Roma vivrà il cinema per tutti i 365 giorni grazie alle sinergie tra Comune, Regione, Auditorium Parco della Musica, sale cinematografiche metropolitane, Università e MAXXI.
Ci saranno i famosi duetti (attori o registi in chiacchiera tra loro), anteprime, contest fotografici.
“E’ stato un lavoro di tessitura” ha esordito la Detassis: “Un lavoro femminile di cucito. Tutta Roma si è riunita: Anica, Casa del Cinema, grandi player (leggi: Medusa e 01 Distribution, N.d.R.), Istituto Luce Cinecittà (in rappresentanza del Ministero; Roberto Cicutto sarà il primo a incitare un applauso per la Detassis alla fine del suo intervento, N.d.R.), Cinecittà, Centro Sperimentale, Anec Lazio, Fiction Fest. La mia idea è che Fondazione lavori per Roma in sinergia con tutte le istituzioni. City Fest sarà un lavoro sul territorio. Duetti, incontri, eventi e due responsabili che mi piace segnalare come Mario Sesti, anche coordinatore artistico della Commissione di selezione della Festa e Alice nella Città”.
“Unità”, “solidarietà”, “sinergia” e “serenità” sono le parole alla base dell’intervento di Zingaretti che si lascia sfuggire anche un: “Questa è la volta buona” che suona un po’ come un autoincitamento scaramantico dopo tutte le difficoltà, e veleni, che hanno contrassegnato Fondazione Cinema per Roma e Festa/Festival/Festaval/Festa da quel lontano 2006 all’edizione numero dieci che ci apprestiamo a vivere quest’anno dal 16 al 23 ottobre.
Anche la Marinelli insiste su “una comune visione di dove si stava andando”. Poi cita con forza Giorgio Gosetti e la sua Casa del Cinema (“un luogo di appuntamenti e confronti”) nonché il ruolo decisivo di Istituto Luce Cinecittà come nuovo membro del cda di Fondazione in rappresentanza del Mibact da fine anno 2014.
Infine… qualche anticipazione della Festa? La Detassis glissa: “Il Direttore Artistico Antonio Monda sta girando freneticamente per trovare film”. Aspetteremo poco. E’ prevista una sua conferenza stampa dopo Cannes a fine maggio per le prime notizie circa la rassegna romana.
In questo clima di unità non banale per il futuro di un Festival che non si è ancora radicato nel tessuto cittadino come avrebbe potuto, e dovuto, dopo 10 lunghi anni, effettivamente i primi appuntamenti del CityFest non sembrano niente male. Pierfrancesco Favino ed Elio Germano duetteranno sull’arte dell’attore, Mario Sesti e Giancarlo De Cataldo si produrranno in “Lezioni criminali, i più bei film polizieschi di sempre” e Alice nella Città patrocinerà l’anteprima di Minions di Kyle Balda e Pierre Coffin e Annie – La felicità è contagiosa di Will Gluck.
Piera Detassis chiude l’incontro citando con simpatica partecipazione Lucio Argano, neo Direttore Generale della Fondazione Cinema per Roma con qualità, per la Detassis, di importante presenza “dietro le quinte”.