Quest’anno la Industrial Light & Magic compie 40 anni, e per l’occasione Wired Magazine ha pubblicato un lungo speciale dedicato alla casa di produzione di effetti speciali e visivi. Nell’articolo sono presenti interventi di George Lucas, Steven Spielberg, Michael Bay, Guillermo del Toro, Ron Howard, Kathleen Kennedy, J.J. Abrams, e delle “nuove generazioni” di registi come Rian Johnson e Duncan Jones.

Tra i vari contributi, anche qualche dettaglio interessante sui prossimi progetti in lavorazione. Iniziamo da Warcraft, diretto proprio da Jones, con le parole di Cary Phillips, supervisore alla ricerca e sviluppo presso la ILM:

Ci sono state solo tre volte nella mia carriera ventennale nella quale me la sono fatta addosso davanti a una delle sfide che dovevamo affrontare. La prima volta è stata guardando un concept di Star Wars: Episodio I. La seconda è stato Davy Jones in Pirati Dei Caraibi: La Maledizione del Forziere Fantasma. La terza volta è stata guardando un concept del film a cui stiamo lavorando ora, Warcraft. È il lavoro più incredibile che abbia fatto in 20 anni di carriera qui. Recentemente abbiamo fatto suonare la campana del “mancano meno di 1000 inquadrature per finire”, è stato un bel suono da sentire.

Tocca poi a Colin Trevorrow, regista di Jurassic World:

La luce diretta proveniente dall’alto non è quasi mai stata l’ideale per i dinosauri, ma in Jurassic World ci sono dinsauri decisamente nudi e all’aperto… c’è servito l’incoraggiamento di Dennis per lasciarli uscire alla luce del sole e permettere che la luce colpisse la loro pelle senza aggiungere effetti che li mascherassero. Questo aiuta moltissimo un film a ottenere un realismo molto intenso.

Rian Johnson parla invece di Star Wars: Episodio VIII, che uscirà tra due anni:

Andavo al liceo e qualcuno mi diede una copia di un libriccino della ILM intitolato L’Arte degli Effetti Speciali. Ho quasi dato fuoco a casa mia per colpa di quel libro… i miei amici stavano facendo una parodia di Ritorno al Futuro, e io decisi che volevo ricreare le strisciate infuocate della DeLorean. Da bravo genio, ho imbevuto della carta igienica nella benzina e le ho stese per terra dietro a un modellino della DeLorean costruito nel garage dei miei genitori. Non ricordo come ho fatto a spegnere il fuoco, ma so di aver quasi distrutto la casa dei miei genitori. E ora sto lavorando a Star Wars. Così si fa!

Tra i vari aneddoti che emergono nello speciale:

  • Steven Spielberg racconta che nove mesi prima dell’uscita di Star Wars solo una scena era completata con tutti gli effetti: “Vidi un montaggio iniziale del film. Non c’era alcun effetto finito, era una specie di cinegiornale della seconda guerra mondiale in bianco e nero che George aveva montato per far vedere a cosa stava lavorando”. Lucas aggiunge: “C’erano 800 effetti speciali da realizzare. Avevano passato un anno e speso un milione di dollari… e una sola scena era pronta: un cannone che sparava. Dissi: ‘Beh, almeno siamo sulla buona strada’ Era l’agosto del 1976, il film uscì a maggio 1977”.
  • La ILM dovette scontrarsi con la Pixar per gli effetti di The Abyss. Spiega James Cameron: “Torniamo indietro al 1988. Sto iniziando a girare The Abyss. C’era una sequenza in quel film che riuscivo a immaginare ma che non capivo come realizzare – la scena dello pseudopodo. La CG non era una certezza. Non sapevamo come integrarla nel film”. Aggiunge Catmull: “La Pixar, appena nata, fece una offerta contro la ILM per fare gli effetti di The Abyss. Ma Cameron affidò la scena alla ILM, probabilmente saggiamente, perché se non avesse funzionato con la CG loro avrebbero trovato un’altra soluzione, mentre per noi il computer era l’unico approccio”.

Potete leggere lo speciale in questa pagina.