Mad Max: Fury Road ha colpito critica e pubblico per molti motivi, uno dei quali è legato al modo di fare cinema di George Miller. Già da prima che iniziassero le riprese, infatti, il regista aveva dichiarato di voler conferire il massimo realismo al suo film limitando il più possibile l’uso della computer grafica, o meglio mettendolo il più possibile al servizio del film stesso. Ecco quindi che molti set sono stati costruiti dal vivo, i veicoli e gli inseguimenti sono stati girati dal vero nel deserto, con effetti speciali sul set e stunt coreografati accuratamente.

In questi giorni FXGuide ha pubblicato un approfondimento dedicato proprio a questo aspetto del film, nel quale viene sottolineato come in realtà Fury Road faccia un uso estensivo della CGI, ma in maniera più funzionale rispetto ad altri blockbuster. Commenta il supervisore agli effetti visivi Andrew Jackson:

Recentemente mi è capitato di scherzare su come il film sia stato promosso come una pellicola dominata dagli stunt girati dal vivo, con effetti speciali pratici. Ed è la verità. Ma sembra anche che ci siano pochi effetti visivi, quando in realtà siamo intervenuti con la computer grafica su oltre 2000 inquadrature (su un totale di 2.700). Molti di questi interventi si limitano alla pulizia (rimozione dei cavi, binari eccetera) o alla creazione di raccordi con inquadrature precedenti, ma ci sono anche alcuni spettacolari interventi di computer grafica.

Un ottimo esempio è la costruzione della Cittadella, realizzata con una combinazione di riprese reali in Nabibia, riprese a Sydney e computer grafica a cura di Iloura. In particolare la CGI è stata basata sulla fotogrammetria (un particolare tipo di rilievo). Spiega Jackson:

Ho una totale avversione nei confronti della realizzazione di rocce impiegando artisti digitali. Volevo che usassimo solo superfici reali, texture e forme, piuttosto che pittura digitale.

Inizialmente l’idea era quella di fare dei rilievi in Giordania, ma le montagne scelte sono state le Blue Mountains a ovest di Sydney:

Ho preso l’elicottero, abbiamo volato avanti e indietro scattando foto ad alta risoluzione delle montagne. […] Abbiamo dovuto aspettare dieci giorni per avere le condizioni di luce adatte, ci serviva una giornata nuvolosa. […] Alla fine siamo intervenuti ridipingendole e ricolorandole secondo il gusto di George.

L’incredibile scena dell’inseguimento nella tempesta di sabbia è stata realizzata combinando riprese reali in Namibia, inquadrature realizzate in teatro di posa con green screen e raccordi realizzati in computer grafica (con stunt digitali e simulazioni particellari e fluide della tempesta a cura di Iloura). La sequenza poteva essere realizzata quasi completamente con il computer, ma Jackson nota quanto in realtà sia stato importante girare l’inseguimento dal vivo, in particolare per ottenere movimenti di macchina realistici:

Giri dal vivo la base e i veicoli, e poi progressivamente sostituisci tutto tranne il movimento di macchina e le posizioni degli oggetti. Può anche darsi che alla fine non rimanga nulla di ciò che hai girato sullo schermo, ma l’inquadratura eredita comunque qualcosa di realistico. Penso che valga assolutamente la pena lavorare così.

Durante le riprese in Namibia è stata approssimata la posizione dei vortici e dei mulinelli attorno ai quali i veicoli dovevano muoversi:

Poi, durante il processo di postvis, abbiamo modificato le dimensioni, la posizione e i movimenti di tutte le riprese, scalando gli oggetti e riposizionandoli. Ovviamente i veri mulinelli sono stati realizzati attraverso enormi simulazioni di fluidi. Tom Wood ha avuto l’idea di inserire fiamme risucchiate dalle nuvole di polvere e sabbia che si attorcigliavano, un’idea fantastica.

Trovate moltissime altre informazioni nell’articolo originale in questa pagina. Qui sotto, invece, trovate una galleria di immagini che mostrano le riprese originali e le inquadrature finali con l’aggiunta degli effetti.

 

Mad Max: Fury Road – VFX Before & After