È abbastanza ovvio che la Warner Bros. debba recuperare parecchio terreno in ambito di cinecomic rispetto alle concorrenti 20Th Century Fox e, soprattutto, Marvel/Disney. D’altronde, archiviata la pratica Christopher Nolan, l’inaugurazione dell’Universo Cinefumettistico della major è avvenuta con L’Uomo d’Acciaio e ora come ora siamo tutti in attesa di capire – fan e addetti ai lavori – come proseguirà il tutto il prossimo anno con Batman V Superman e Suicide Squad.

L’unica cosa certa finora è che la major è stata spesso criticata per il suo approccio che, di volta in volta, viene o letto come un pedissequo ripercorrere le orme della Marvel o, al contrario, come del tutto privo di struttura.

Un mese abbondante fa, grazie a un corposo profilo pubblicato dall’Hollywood Reporter, vi abbiamo spiegato come lo studio abbia optato per una strategia maggiormente basata sulla libertà artistica dei filmmaker coinvolti, più che sull’accentramento dei poteri nelle mani di una figura plenipotenziaria in stile Kevin Feige (trovate tutti i dettagli in questo articolo).

Arrivano ora sempre dall’Hollywood Reporter le dichiarazioni di Greg Silverman, il Capo della Produzione della Warner Bros., circa questa peculiare strategia adottata dalla major.

Ecco alcuni highlight dell’intervista.

Sulle differenze fra DC e Marvel: la nostra strategia si basa sostanzialmente sul prendere questi personaggi leggendari e sull’affidarli alle mani di maestri della cinematografia assocurandoci che ci sia coordinazione fra loro. Potrete constatare le varie differenze una volta che vedrete al cinema Batman V Superman, Suicide Squad, Justice League e tutti gli altri film sui quali stiamo lavorando.

Sulle atmosfere dark del trailer di Batman V Superman come marchio di fabbrica per i loro film: c’è intensità e serietà d’intenti da parte di questi personaggi. I filmmaker che stanno lavorando a questi lungometraggi stanno facendo grandi film sui supereroi, non stanno realizzando semplici film di supereroi. E quando lavori a un grande film ti focalizzi sullo sviluppo dei personaggi e sulla filosofia alla base della storia. Ma ci sarà anche dell’ironia che è comunque importante.

Sul coinvolgimento di differenti sceneggiatori: ogni progetto è differente dall’altro. Su alcuni stanno lavorando più sceneggiatori in contemporanea. In alcuni casi la collaborazione è fra scrittori che non si sono mai visti prima, che non hanno mai fatto squadra. E può capitare che solo una delle voci del coro sia quella corretta. Nel caso di Wonder Woman era fondamentale avere più opzioni di sceneggiatura realizzate all’interno dell’intervallo narrativo che avevamo fornito.