Se avete pensato che il tutto potesse essere in qualche modo fuori luogo ed eccessivo sappiate che non siete da soli, visto che anche la Lucasfilm è dello stesso avviso.
Stando a quanto riportato da Entertainment Weekly, l’azienda di George Lucas non ha autorizzato né partecipato in alcun modo alla realizzazione del servizio. Si escludono possibili azioni legali, giacché trattandosi di una rielaborazione in chiave parodistica è protetta dalla libertà di espressione.
Tuttavia un portavoce della Lucasfilm ha dichiarato a EW dopo essere stato interpellato:
Non c’è nulla di cui stupirsi se GQ vuole capitalizzare utilizzando il bagaglio culturale di Star Wars. Ma la Lucasfilm e la Disney non hanno partecipato, autorizzato ne tantomeno tollerato un utilizzo così inappropriato dei nostri personaggi.
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