I capelli biondo platino l’hanno salvato?

Sicuramente Tom Felton è uno degli eroi del franchise Harry Potter ad essere uscito più indenne dal successo mondiale della saga del giovane mago partorito dalla penna di J.K. Rowling. Forse quel look così caratteristico per il suo perfido Draco Malfoy gli ha permesso di essere più credibile per altri ruoli una volta che una certa saga finì nel 2011. Effettivamente… i capelli di Tom sono biondi ma non platino e nel dramma In Secret (2013) li sfoggiò completamente diversi ovvero radi e nero acceso per il personaggio di Camille tratto dal capolavoro letterario di Émile Zola Teresa Raquin. Saporita, e fortemente autoironica (ricordate quella bacchetta che dava la scossa?), la sua partecipazione a L’Alba del Pianeta delle Scimmie (2011) e più che interessante il prossimo futuro per l’appena 27enne nativo del Surrey.

Che ci dici di Message From the King diretto dal talentuoso Fabrice Du Welz?

In Message From the King avevo solo due giorni di riprese effettuate a Los Angeles. E’ la storia di un gentleman del Sudafrica il quale è alla ricerca di sua sorella che non sente da tanto tempo. Non penso che possa dirti di più altrimenti mi troverei in un sacco di guai!

Qualcos’altro?

Allora… non ho visto ancora niente del materiale. Non vedo l’ora. Sono stati due giorni molto duri e impegnativi e non vedo l’ora di vedere il risultato. E’ un thriller. Una storia molto interessante.

E dell’action movie Stratton diretto da Simon West cosa ci puoi anticipare?

Sono pronto a cominciare le riprese in Italia… ed è la mia prima volta qui da voi. In questo film interpreto uno del MI5 ovvero un membro dell’intelligence inglese. Hai visto tutti questi uomini della sicurezza a Giffoni vestiti in giacche nere?

Certo…

Ecco… il mio look sarà simile al loro. Sarà divertente e sarà un buon film.

Che ricordi hai di Anna and the King con Jodie Foster in cui recitasti molto piccolo?

Avevo dieci anni e stavo lì da solo con mia madre. Jodie Foster era simpatica, intelligente e alla mano. Chow Yun-Fat era il mio eroe personale perché sul set mi insegnava kung fu, karate e l’uso della spada. Quando sei giovane non ti rendo conto di quanto sei stato fortunato. Fu un’esperienza bellissima

Sei ancora in contatto con Jodie?

Ogni volta che incontro una sua amica le chiedo di salutarmi caramente Jodie. Lei mi ha scritto due lettere nel passato e ho una fotografia di Jodie Foster autografata nel mio ufficio con la dicitura: “A tua madre”.

I tuoi genitori ti sono sempre stati vicini?

Non mi troverei dove mi trovo ora se non fosse stato per mia madre e per mio padre. Mia madre si licenziò dal suo lavoro per venire in Malesia con me per le riprese di Anna and the King. Si è sacrificata perché mi seguiva di provino in provino quando cercavo di ottenere delle parti e lei era lì a fare il tifo per me ma non perché volesse forzarmi a fare l’attore ma perché ero io che insistevo per volerlo fare. Lei ultimamente mi sta dicendo che vorrebbe ritirarsi a vivere un una villa italiana… e questo posto sarebbe perfetto (si riferisce a La Vecchia Quercia, lo stesso bellissimo agriturismo dove avevamo già incontrato Mark Ruffalo, N.d.R.). Se tutto va bene… nel giro di qualche anno potrei comprarle una tenuta come questa e permetterle di stare qui e cucinare per i suoi ospiti.

Lavora ancora per te?

No. Non più. Da quando ho cominciato a lavorare in Harry Potter ho avuto a che fare con agenti e altre figure professionali. Comunque, essendo io minorenne all’epoca, avevo comunque bisogno di un genitore accanto a me sul set. Lei veniva sempre. Appena compiuti i tredici anni, tornò a lavorare e mio nonno prese il suo posto. Aveva 75 anni e aveva una grande barba. Chris Columbus lo notò e gli fece fare un mago nei primi due Harry Potter. Si può vedere mio nonno nel background! Poi è toccato a mio fratello farmi da chaperon. Insomma… abbiamo fatto tutto in famiglia.

E di Risen di Kevin Reynolds che ci dici?

E’ la storia della persecuzione, crocifissione e resurrezione di Gesù Cristo. E’ una storia raccontata dal punto di vista dei romani politeisti. Si concentra sull’umanità di Gesù. C’era un messia ogni settimana in quel periodo e i romani li toglievano di mezzo con grande brutalità. La considero una detective story. Quel messia era particolarmente difficile da eliminare. Prima del film ero fortemente ateo. Dopo il film sono diventato quantomeno agnostico.

Che rapporto hai avuto in passato con la religione?

Sono stato educato alla religione anglicana. Mia madre ha sempre creduto nei principi di Gesù. Tutto ciò non mi ha mai affascinato perché preferivo scienza e arte. Non giudico assolutamente gli altri. Ognuno può credere in quello che vuole.

Cosa ti ha dato Harry Potter?

Tutto. Spero che mi abbia insegnato l’umiltà. Onestamente… quando ho cominciato a recitare in Harry Potter non ero convinto al 100 per cento che avrei fatto l’attore. Credeteci o no… ma io volevo fare il pescatore!

Non ci credo!

Giuro. Mi dicevo che quando avrei finito la saga sarei diventato un pescatore professionista.

Di fiume o di mare?

Di lago. Mio fratello è un grandissimo pescatore e noi andavamo a pescare spessissimo.

La musica quando è entrata nella tua vita?

C’è sempre stata. Nirvana, Green Day, Tupac, Eminem… queste erano le canzoni della mia infanzia. Mia madre mi comprò una chitarra al mercato delle pulci. Imparai a suonare Redemption Song di Bob Marley. Ci misi una settimana ad impararla.

C’è per caso un rito con Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint che vi vede incontrarvi e rivedere magari qualche Harry Potter insieme ricordando l’esperienza?

È un segreto…

Avanti svelacelo…

No… in realtà non abbiamo mai fatto una cosa del genere ma è una grande idea. Sarei fortunato se riuscissi a vederli anche solo per salutarli e scambiare quattro chiacchiere con loro. Una delle cose più affascinanti di Harry Potter è che… non muore. C’è un parco a tema, uno spettacolo teatrale. L’amore dei fan rimane nel tempo e ogni anno ci rivediamo per fare qualcosa legata ai dvd. Eravamo solo dei ragazzini e per noi all’epoca era solo puro divertimento.

J.K. Rowling ha detto che avrebbe voluto cambiare qualcosa in Harry Potter. Per esempio che Harry sposasse Hermione. Tu cosa avresti voluto cambiare?

Dovevo uccidere Voldemort e lo dovevo fare io! No ragazzi… sarebbe come cambiare Jack e la Pianta di Fagioli o cambiare l’arredamento di casa quando ti piace molto. E’ difficile rivoluzionare qualcosa di così perfetto.

Visto che ami così tanto la musica, farai un album o un tour musicale?

A volte penso di produrre musica sotto falso nome per non creare un collegamento diretto con la mia carriera d’attore. L’altra sera c’era una ragazza ad aspettarmi sotto l’albergo qui a Giffoni con una storia che aveva scritto ispirata a una mia canzone. Le ho detto di aspettare lì… sono uscito con la mia chitarra e le ho suonato quella canzone… anche se non mi ricordavo bene le parole! Me le ha dovute ricordare lei.

Un’ultima cosa… eri grande in L’Alba del Pianeta delle Scimmie!

Mi uccidevano accidenti! Un vero peccato non essere potuto tornare nel sequel.

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