Il GGG di Steven Spielberg sarà l’ultimo film targato DreamWorks a essere distribuito dalla Disney in seguito all’accordo partito nel 2009.

A riportare questa notizia esclusiva, nonché i dettagli del divorzio dalla Casa di Topolino dell’azienda inaugurata nel 1994 da Steven Spielberg, Jeffrey Katzenberg e David Geffen, è l’Hollywood Reporter.

Stando al popolare outlet, la DreamWorks dovrebbe entrare nell’orbita della Universal e la cosa non stupisce: è proprio presso questa major che il filmmaker ha sempre mantenuto i suoi uffici, anche quando le pellicole targate DW sono approdate nelle sale tramite la Paramount prima e la Disney poi.

Steven Spielberg è inoltre il produttore esecutivo, tramite la sua Amblin, di Jurassic World, il terzo maggior incasso della storia del cinema, ed è una figura ovviamente fondamentale per il prosieguo del franchise (secondo alcune fonti di THR la paga di Colin Trevorrow sarebbe stata rinforzata proprio dallo stesso Spielberg, che avrebbe rigirato al collega la sua percentuale sugli incassi e parliamo di svariate decine di milioni di dollari). Potrebbe poi svolgere un ruolo chiave negli (eventuali) reboot di Lo Squalo e di Ritorno al Futuro (anche se, come ha specificato Robert Zemeckis tempo fa, bisognerà attendere la sua morte).

Anche se la Universal ha rifiutato di commentare ufficialmente la voce, è certo che l’accordo porterebbe anche una notevole iniezione di dollari, arricchendo ulteriormente l’agenda di partner della major, dopo l’unione con la Legendary Pictures. La Participant Media di Jeff Skoll starebbe lavorando a un investimento pari a 200 milioni di dollari che si andrebbero ad aggiungere agli altri 150/200 che la DreamWorks starebbe raccogliendo tramite altre operazioni.

L’addio alla Disney sarebbe motivato dagli sviluppi imprevisti di un accordo nato quando il chairman dello studio era ancora Dick Cook, estromesso praticamente all’indomani dello stesso. Se, inizialmente, la Disney doveva partecipare alle spese sostenute dalla DreamWorks per la produzione dei suoi progetti, con l’avvento di Bob Iger le carte in tavole sono cambiate: la decisione del nuovo CEO è stata, difatti, quella di dirottare tutte le risorse finanziare verso le pellicole prodotte internamente alla Disney. Le conseguenze per la DreamWorks sono state difficili da sostenere, unite a una lista d’insuccessi cinematografici di non lievissima entità.

Vi terremo aggiornati circa gli sviluppi della situazione.

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