Sul set di Victor – La Storia Segreta del Dott. Frankenstein (in originale semplicemente Victor Frankenstein), a marzo dell’anno scorso, abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Jessica Brown Findlay.

Vista di recente in Posh e in Storia d’Inverno, più celebre nel panorama televisivo per essere la Lady Sybil Crawley di Downton Abbey, l’attrice ci ha parlato del suo personaggio nella pellicola di Paul McGuigan. Si tratta di Lorelei, una trapezista che stringe un rapporto molto speciale con Igor (Daniel Radcliffe) e che poi si imbatte in Victor Frankenstein (James McAvoy) per puro caso (vi abbiamo descritto la scena nel dettaglio nel nostro reportage).

Potete leggere l’intervista direttamente qui di seguito.

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Prima di tutto, come ti sei avvicinata a questo film? Ho fatto un provino, e poi un altro. Dopo aver ricevuto la parte ho fatto una lunghissima chiacchierata con Paul (McGuigan, il regista). Lo script era bellissimo, pieno di descrizioni vivide e originale. Mi ha poi mostrato degli artwork per farmi immergere nell’atmosfera del film, con un’idea molto precisa di Londra in piena rivoluzione industriale. Si trattava di un’epoca in cui tutto era nuovo – come nel capo della medicina, senza escludere il concetto di moralità, che è invece un tema molto attuale. Anche oggi ci sono aspetti della vita e del nostro operato che mettono in discussione la morale. Dopo questo tour in quel mondo, ho fatto degli screen test con James McAvoy e Daniel Radcliffe per le prove di “chimica”.

Sul rapporto con i tuoi colleghi e con i personaggi? Quella che abbiamo girato oggi è la scena in cui si incontrano per la prima volta. Il tempo passa, le cose cambiano e Igor e Lorelei finiscono per perdersi di vista. Dopo essersi riuniti, Igor è un altro uomo: è cambiato totalmente, sia in termini fisici che mentali. Igor le presenta Victor, questo scienzato geniale e un po’ scapestrato. È un momento eccitante per lei, rivedere Igor, vedere che qualcuno ha riconosciuto le qualità che ha sempre avuto per lei è un momento molto importante e significativo, ma anche spaventoso: non sa esattamente quello che stanno facendo e quali implicazioni morali potrebbe avere. Fino a che punto può spingersi l’uomo? Tra di loro nasce un rapporto molto particolare, un triangolo molto peculiare. Non amoroso…precisiamo!

Come descriveresti il tuo personaggio? Lorelai è una donna molto moderna, è un po’ l’emblema della donna vittoriana. Non si fa problemi a dire quello che pensa, ti prenderebbe a schiaffi in faccia senza pensarci due volte. Sa cosa sente, sa cosa vuole. Non avverte le restrizioni del tempo; possiamo definirla come una donna di oggi in abiti d’epoca. Ha un passato molto particolare (che il pubblico scoprirà), e alla luce di ciò non sopporta quello che le impone la società. Quando indossa quei pomposi e ingombranti abiti c’è un momento in cui si siede e dice: “Non sopporto questi dannati cosi”. Per strada, poi, se ha i suoi buoni motivi, solleva la gonna e comincia a correre e urlare.

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Quando parli di film moderno a cosa ti riferisci? La musica ad esempio sarà moderna, ma per il momento non vi svelo nulla. Il ritmo è molto particolare, come lo sono certe inquadrature e soluzioni visive. Il film è multi-genere, c’è del dramma, c’è qualcosa del film d’azione. Il regista è molto attento alla composizione dell’immagine; quello che nello script poteva apparire confuso, lui ne aveva una visione chiarissima.

Con il materiale di partenza, invece, che rapporto hai? Mi sembra che il tuo personaggio possa richiamare Elizabeth nel romanzo di Shelley… Frankenstein l’ho letto da piccola, e poi l’ho ripreso da grande. Ci sono elementi in comune con Elizabeth, è vero. Ma quella figura era un po’ troppo antiquata da portare sullo schermo, una donna troppo vittima degli altri e degli eventi. Il nostro è uno sguardo più fresco e – mi ripeterò ancora una volta – moderno al ruolo femminile.

Mancano pochi giorni alla fine delle riprese. Il momento migliore? Sì, finiamo venerdì! In realtà era quella che avete visto oggi la scena che attendevo di più, perché ho finalmente avuto l’opportunità di mettere in pratica quello che ho imparato in questi mesi. Le scene del circo tra l’altro sono molto importanti, perché aiutano lo spettatore a capire di che pasta sia fatta Lorelei, quali sono le sue origini e il suo passato.

Tra le scene che ho apprezzato sono anche quelle con le creature, non avevo mai visto tutta la realizzazione e il lavoro che c’è negli animatronic, neanche nei contenuti speciali di un DVD! E poi naturalmente tutta la scena del ballo, che è stata uno spasso girare. Ci siamo esercitati per una settimana intera. Era un vero e proprio party, pieno di gente appariscente e vistosa. Io, Dan e James ci siamo divertiti un mondo.

Per questa scena ti dai un bel po’ da fare. Hai dovuto esercitarti molto? Ho dovuto studiare e imparare una coreografia di 4 minuti, sia trapezio statico che trapezio altalena. Ho dovuto allenarmi per un totale di 3 mesi-3 mesi e mezzo. Con l’altezza ci siamo andati piano, è stato un allenamento lungo e graduale. In realtà non avevo molta forza nelle braccia, non riuscivo ad arrampicarmi su una corda ad esempio. A fine preparazione riuscivo a cavarmela alla grande. Partecipare a film che richiedano sforzo fisico – come non fa la semplice scorsa – è interessante, perché finita l’esperienza torni a casa con qualcosa in più.

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BadTaste.it sul set di Victor – La Storia Segreta del Dott. Frankenstein

La release statunitense è fissata al 25 novembre 2015, quella italiana al 7 aprile 2016.

A produrre la pellicola la Twentieth Century Fox e la Davis Entertainment che hanno già alle spalle il successo del thriller low budget Chronicle, che, proprio come Victor Frankenstein, è stato scritto da Max Landis.

SINOSSI – James McAvoy è Victor Von Frankenstein e Daniel Radcliffe è Igor in questa rivisitazione unica e mai vista del classico del 19° secolo scritto da Mary Shelley. Raccontato dal punto di vista di Igor, il film ci mostrerà le origini problematiche e oscure dell’assistente, la sua redentrice amicizia con il giovane studente di medicina Victor Von Frankenstein e la storia di come sia diventato il testimone dell’ascesa di Frankenstein a uomo – e leggenda – che conosciamo oggi.

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