In occasione della View Conference, l’evento italiano sul cinema d’animazione e sugli effetti speciali che in questi giorni si sta svolgendo a Torino, abbiamo intervistato Steve Emerson, attuale Visual Effect Supervisor della Laika, gli studi che hanno realizzato splendidi film in stop-motion come Coraline e la Porta Magica, ParaNorman e Boxtrolls – le Scatole Magiche.

Il tutto si è svolto dopo un panel dedicato al dietro le quinte degli studi, ricco di video e immagini dei film già usciti. Ecco la nostra intervista:

D: Ciao Steve! La Laika è uno dei pochi studi d’animazione a lavorare solo in stop-motion. Qual è il ruolo degli effetti visivi con questa tecnica?

R: Gli effetti visivi sono fondamentali per la stop-motion. Senza non vedreste quello che vedete. Quando gli animatori creano le varie sequenze noi interveniamo per più motivi. Il primo è per aggiungere gravità all’animazione e il tempo impiegato per fare questo varia in base alle sequenza, possiamo metterci due ore come tre giorni. Il secondo è per ripulire o nel peggiore dei casi correggere un frame errato (per evitare di doverlo rifare e allungare ancora di più i tempi di realizzazione del film nonché i costi). Il terzo è per rendere il tutto più reale e credibile. A volte, inoltre, ci viene anche richiesto di aggiungere alcuni personaggi clonandoli da modelli già realizzati per non doverne fare di nuovi. Per questo sono sempre poche le folle nei film in stop-motion.

D: In che modo si è evoluto il tuo ruolo all’interno della Laika, da Coraline e La Porta Magica fino a Boxtrolls – Le Scatole Magiche?

R: Inizialmente sono entrato negli studi per sostituire un animatore in permesso. In quella postazione dovevo trovare un modo per far muore la testa dei personaggi in modo naturale nonostante la linea che divideva in due (parte superiore e parte inferiore) il loro volto per mettergli di animare il viso. Il mio lavoro fu così ben svolto che decisero di assumermi. Mi spostarono, però, nel dipartimento 2D. Ai tempi si lavorava su Coraline e La Porta Magica e posso assicurarvi che non è stato affatto semplice. Al momento, invece, sono Visual Effect Supervisor e devo controllare che il lavoro del mio team sia assolutamente perfetto e impeccabile, realizzando tutto ciò che vi ho detto prima, dalla gravità alle correzioni.

D: Ogni studio ha il proprio motto. Qual è quello della Laika?

R: Bella domanda. Pensandoci, forse “move forward, look backward”. Questa frase ci viene detta spesso da Phil Knight (co-fondatore della Nike e fondatore degli studi, padre di Travis, intervistato da noi l’anno scorso ndt) quando viene a trovarci. Per lui dobbiamo andare sempre avanti, progredire con la tecnica della stop-motion senza mai dimenticarci cosa abbiamo fatto prima.

D: Puoi dirci qualcosa sul prossimo film degli studi: Kubo and the Two Strings?

R: Mmh, non molto. Uscirà il 16 agosto 2016 e fra pochi mesi, a dicembre, potrete vedere il primo trailer. Per il momento sono stati coinvolti nomi come Matthew McConaughey, Charlize Theron o Ralph Fiennes per il doppiaggio originale. Sarà ambientato in Giappone, in un tempo remoto… ed è il film più bello a cui abbia mai lavorato. Sono eccitatissimo e non vedo l’ora di poterlo vedere, con i miei amici e con la mia famiglia.

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