In occasione della View Conference, l’evento dedicato al cinema d’animazione e agli effetti speciali di Torino, abbiamo incontrato Ben Snow, Visual Effect Supervisor della Industrial Light & Magic.

L’artista aveva condotto il giorno prima il panel dedicato ai 40 anni dell’azienda dove lavora con Lorne Peterson, Tim Alexander e Glen McIntosh, illustrando l’evoluzione degli effetti visivi e degli effetti speciali nel mondo del cinema.

D: Ciao Ben! Ti va di spiegarci com’è cambiato con il tempo il tuo ruolo all’interno dell’azienda, con il progredire degli Effetti Visivi?

R: Da quando lavoravo come semplice Visual Effect Artist a oggi, che sono Supervisor, sono cambiate molte cose, ovviamente. I tempi, i costi e soprattutto gli strumenti. Prima lavoravamo con più calma, ora dobbiamo fare sempre tutto in poco tempo. Certo, abbiamo anche budget più alti perché i Visual Effect hanno preso sempre più piede nei film, per usare software più avanzati. In più lavoriamo meno con i materiali. Usiamo solo il PC. E a rifinire tutto, poi, ci pensano le luci.

D: Com’è stato supervisionare gli effetti speciali di Avengers – Age Of Ultron, un film molto atteso e campione al Box-Office?
R: Una grande sfida. Ma l’ho vissuta in un ambiente molto famigliare avendo già lavorato con i Marvel Studios per Iron Man. C’è stato un lavoro molto approfondito soprattutto per la post-produzione fra foto, sfondi e montaggi. È sempre una sfida ma una sfida piacevole stando in famiglia. C’era molto fiducia verso di me e io non volevo deluderli. Tant’è che ho anche cambiato sede per lavorare. Non è stato facile, ripeto, però l’ambiente era il migliore che potessi sperare.

D:
Vuoi parlarci anche della tua esperienza in Star Wars – L’Attacco dei Cloni?
R:
Star Wars è stata una grande opportunità per me. Mi ha fatto crescere. Ero per la prima volta Supervisor. Avevamo grande libertà nonostante il budget e i tempi limitati. Dovevamo realizzare tutto in modo efficacie e perfetto… e il computer ci ha aiutato tantissimo. Ho imparato veramente tanto al riguardo e gli incoraggiamenti di George Lucas mi hanno sempre spinto a dare il meglio, a guardare oltre.

D: Sei stato nominato per ben quattro volte agli Academy Awards nella categoria “Best Visual Effect”. Quale ricordi con maggior emozione?
R:
Mmmh, questa è una domanda difficile. Iron Man. Sì, Iron Man. Sono stato più che soddisfatto del grande lavoro che ho dovuto fare per quel film, soprattutto perchè è stata la prima collaborazione con i Marvel Studios e il primo film sotto la The Walt Disney Company. Inoltre, sul palco, sono stato abbracciato da Robert Downey Jr.! Un momento davvero felice.

D: Nel panel che hai tenuto ieri hai concluso affermando che il futuro degli effetti speciali sta nell’interazione con il pubblico, nella Virtual Reality. Più si va avanti, più si cerca di coinvolgerlo. Tu stai già lavorando con qualcosa di simile?
R:
La Virtual Reality è una tecnica bella e interessante ma non è come un film. Sono esperienze totalmente diverse. Per esempio, mentre con un lungometraggio in sala posso vedere il volto dei miei figli, le loro reazioni, con la Realtà Virtuale non potrei farlo. Ma in ogni caso, usando lavorando anche a 360°, è un nuovo modo di narrare le storie. Potrebbero essere sempre diverse. Mi piacerebbe lavorarci. Per questo ci siamo ispirando molto ai videogiochi. Comunque, è una tecnica nuova. Non abbiamo molta esperienza al riguardo ma forse il bello è proprio questo. Poter sperimentare di tutto.

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