Secondo molti analisti nordamericani come Tim Gray di Variety… sì. Decisamente sì.
Dopo le nomination della SAG (ovvero Screen Actors Guild: l’associazione che rappresenta gli attori americani molto influente sui risultati degli Oscar perché la SAG è composta da buona parte dei membri dell’Academy, la cui fetta più ampia è infatti composta da attori) e dopo le nomination dei Golden Globes (premi dell’Hollywood Foreign Press Association, organizzazione di giornalisti che rappresentano l’industria cinematografica USA sui media esteri senza contatti diretti con l’Academy), la situazione è tutt’altro che chiara o prevedibile.
I film usciti bene da SAG e GG, ma anche dai premi dei critici di Los Angeles e New York, sono Carol di Todd Haynes (5 nom GG e 2 SAG), Room (3 nom GG e 2 SAG) di Lenny Abrahmson, Mad Max: Fury Road (2 nom GG pesanti come Miglior Film – Dramma e Miglior Regista e 1 SAG) di George Miller e The Big Short di Adam McKay (4 nom GG e 2 SAG).
“Periferici” alla possibilità di vincere per Gray sono The Martian – Il Sopravvissuto, Brooklyn, Creed e Il Ponte delle Spie, tutte pellicole che potrebbero trarre dei vantaggi dalle tante categorie di premi dentro l’Oscar per togliersi qualche soddisfazione, ad esempio, nel reparto scenografia o montaggio sonoro.
Non è ancora il momento di cantare vittoria o lasciarsi andare alla disperazione. L’anno scorso American Sniper uscì con le ossa rotta da tante premiazioni strategiche pre-Oscar come SAG e GG per poi ottenere sei onorevoli nomination dall’Academy (una sola vittoria alla fine: Miglior Montaggio Sonoro per Alan Robert Murray e Bub Asman). Fece scalpore, sempre rimanendo in tema American Sniper, l’esclusione di Bradley Cooper dalle nomination SAG poi smentite dalla sua entrata in cinquina Oscar per Miglior Attore Protagonista battuto dall’Eddie Redmayne de La Teoria del Tutto.
Gray si sofferma inoltre ancora sulla non linearità tra SAG e GG con Will Smith (Zona d’Ombra), Matt Damon (The Martian – Il Sopravvissuto), Jennifer Lawrence (Joy), Sylvester Stallone (Creed) e Jane Fonda (Youth) esclusi dai SAG mercoledì 9 dicembre per poi essere invece nominati giovedì 10 dicembre dai GG.
Concludendo: per Gray i grandi perdenti di questo dicembre come Michael Keaton per Spotlight, F. Gary Gray per la regia di Straight Outta Compton e Charlotte Rampling per 45 Anni… non devono assolutamente demoralizzarsi.
Ancora è tutto molto incerto.
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