I linguisti Carmen Fought e Karen Eisenhaur hanno però condotto una ricerca sulla parità dei sessi all’interno delle pellicole Disney, scoprendo che nei film d’animazione realizzati tra il 1989 e il 1999 le protagoniste femminili hanno meno dialoghi di quelli maschili.
Ecco alcuni dati raccolti dagli esperti: in La Sirenetta gli uomini parlano per il 68% della durata del film, in La Bella e la Bestia il 74%, in Aladdin il 90%, in Pocahontas il 76% e in Mulan il 77%.
Le cose prendono una piega differente in film più recenti. Ad esempio in Rapunzel – L’Intreccio della Torre i personaggi femminili si accaparrano il 52% dei dialoghi del film, in Ribelle – The Brave (Disney-Pixar) il 74% e in Frozen – Il Regno di Ghiaccio il 59%.
Tuttavia c’è da considerare che in molte pellicole prese in esame il contesto è un aspetto fondamentale quando si parla di “dialoghi femminili”. In Mulan l’eroina è costretta a relazionarsi in un un gruppo di guerrieri uomini. Il fatto che i personaggi maschili parlino per il 77% del film è un dato scontato. In La Sirenetta invece Ariel perde la propria voce per gran parte della durata del film e in Ribelle – The Brave invece vediamo un rapporto madre figlia in cui la prima si trasforma in un orso che non ha il dono della parola.
L’equilibrio tra dialoghi maschili e femminili rimane comunque solo un dato puramente tecnico che non va in alcun modo a minare i vari messaggi presenti nelle pellicole.
FONTE: Washington Post
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