Manca davvero poco all’uscita di Lo Chiamavano Jeeg Robot, e così nell’attesa BadTaste.it vi propone oggi in esclusiva una scena tratta dal film diretto da Gabriele Mainetti.

Si tratta di una sequenza molto importante, quella in cui il protagonista si rende conto di essere… cambiato. La clip è stata mostrata sabato sera sulla Rai durante Che Tempo che Fa, e debutta oggi online sulle pagine del nostro sito:

 

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Abbiamo chiesto al regista di parlarci della scena, entrando nel dettaglio della sua realizzazione:

Puoi descriverci il contesto in cui si svolge questa scena, senza spoilerare ovviamente?

Questo è il momento in cui il nostro protagonista prende coscienza del fatto che qualcosa non va. La cosa interessante di questa scena, in termini narrativi, è che lo stupore viene immediatamente schiacciato dalla paura. Qui non lo vediamo, ma nei momenti successivi Enzo fa quello che ha sempre fatto: scappa. Ha rischiato la vita, ma non vuole vedere, pensare, capire cosa gli è successo, scappa e torna a casa. La cosa che diverte di questo personaggio con i superpoteri è che fa fatica a capire che ha i superpoteri. In un film americano nel momento in cui il protagonista entra in contatto con ciò che lo trasformerà, solitamente capisce subito capito qual è il suo posto nella storia. Invece il nostro fa proprio fatica!

Come è stata realizzata questa scena?

Innanzitutto voglio sottolineare come abbiamo scelto un escamotage sonoro per isolare il protagonista: abbiamo lasciato soltanto una piccola frequenza, come se lui non sentisse più niente. Poi i suoni rientrano violentemente in scena e lui si risveglia. Abbiamo girato in un cantiere, l’uomo che si lancia in realtà è uno stunt che si è buttato dal secondo piano. Era guidato da un cavo, e sotto di lui si trovavano due metri e mezzo di materassi di sicurezza per l’atterraggio. La prima volta però abbiamo avuto molta paura, perché si è lanciato troppo in là. Il team aveva scavato una buca e l’aveva riempita di materassi, ma lui è andato troppo in là finendo sui materassi solo con la schiena. Ha quindi sbattuto il capo sul terreno: è saltato uno stunt come un giocatore di football americano e gli ha preso la testa all’ultimo momento. È stato terrificante. C’era una corda che girava su una carrucola, dall’altra parte c’era una persona che esercitava una controforza su questa corda, rallentando l’arrivo a terra. In post-produzione, poi, abbiamo fatto l’inverso, velocizzando il personaggio quando tocca terra e  mettendo un camera-shake. La scena è fichissima: il montatore all’inizio non ne era convinto, ma io volevo girare tutto quanto con macchina pseudo-fissa, su un carrello, mentre il momento della caduta è stato ripreso con camera a mano, come se facessimo fatica a ritrovarlo, aumentando il senso dell’impatto. Per l’impatto vero e proprio abbiamo utilizzato un po’ di CGI, aggiungendo la polvere e cancellando il buco e il materasso.

Qual è stata la scena più complessa in termini di CGI?

Non c’è una scena precisa. Una molto complicata è stata quella in cui lui lancia il poliziotto dal finestrino, perché il poliziotto in realtà era un puppet che poi è stato rifatto completamente in CGI.

Trovate tutte le informazioni sul film nel nostro hub speciale.

Questa la sinossi del film:

Enzo Ceccotti entra in contatto con una sostanza radioattiva. A causa di un incidente scopre di avere un forza sovraumana. Ombroso, introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente. Tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l’eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d’acciaio.

Scritto e diretto da Gabriele Mainetti, il film vede come protagonisti Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli e uscirà il 25 febbraio 2016.

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