Alex Proyas non è uno che le manda a dire. A fronte del flop della sua ultima fatica, ovvero Gods of Egypt, il regista australiano ha scritto un lungo post su Facebook in cui accusa la critica di aver demolito letteralmente il suo film senza ragione, definendo tali critici “idioti squilibrati”:

Niente conferma la veloce e dilagante stupidità.. Che leggere le recensioni dei miei film. Solitamente cerco di evitare tale esperienza, ma stavolta ho dovuto. Spesso, con mio grande divertimento, ho visto critici accennare ai miei passati lavori con entusiasmo dopo averli demoliti al momento dell’uscita, solo per evidenziare la mia discesa nella mediocrità. Vedete, miei cari amici di Facebook, raramente i miei film hanno ottenuto critiche positive, oltre a quelle ponderate da persone che hanno un opinione propria. Ma purtroppo quei tipi di critici sono quasi tutti scomparsi. Spesso le buone recensioni si presentano dopo molti anni dall’uscita del film. Credo di aver avuto sempre un attitudine sbagliata verso i critici – è sempre stato così. Questa volta, naturalmente, avevano un asso più grande nella manica. Hanno distrutto il mio film nel tentativo di far sembrare i loro culi pallidi “politically correct” inneggiando al “white-wash!!!”, da idioti squilibrati quali sono. Non riescono a capire, o hanno fatto finta di non capire ciò che il film è, così da assecondare il consenso pubblico che non ha nulla a che vedere con la pellicola [..] Sembra che la maggior parte dei critici passi il loro tempo a cercare di capire cosa le persone vogliono sentire. Al giorno d’oggi è molto semplice, basta navigare in rete per imbattersi in altre recensioni o nelle opinioni dei blogger – non importa quanto sia sbagliato il parere su un film che non è ancora uscito. Mettete un critico in una stanza con un film che nessuno ha ancora visto e non saprà cosa fare. Perché, contrariamente a ciò che dovrebbe essere un critico, probabilmente non ha una sua opinione a riguardo perché importa solo quella dello status quo. Nessuno di loro ha il coraggio di ammettere “mi è piaciuto”, se questo va contro il consenso pubblico. Quindi sono più inutili. Ora che chiunque può esprimere la sua opinione su qualsiasi cosa, che sia un film, un paio di scarpe o un hamburger, quindi che valore anno – nessuno. Roger Ebert non era male. Era un vero cinefilo, almeno, un regista fallito, ma questo lo ha reso più intuitivo. La sua passione per il cinema era contagiosa e l’ha condivisa sempre con i suoi fan. Amava i film, e il suo contributo al cinema è sempre stato positivo. Ora abbiamo un branco di avvoltoi malati che beccano le ossa di una carcassa morente. Cercando di prendere il ritmo del consenso. Mi congratulo con gli appassionati che cercano di dare valore alla propria opinione cercando di non basandola su ciò che la massa reputa buono o cattivo.

 

NOTHING CONFIRMS RAMPANT STUPIDITY FASTER… Than reading reviews of my own movies. I usually try to avoid the…

Pubblicato da Alex Proyas su Domenica 28 febbraio 2016

 

Nel cast Nikolaj Coster-Waldau (Il Trono di Spade), Chadwick Boseman (Captain America: Civil War), Gerard Butler, Elodie Yung (G.I. Joe – La Vendetta), Geoffrey Rush e Brenton Thwaites (The Giver).

Lo spietato Dio delle Tenebre, Set, ha usurpato il trono facendo precipitare nel caos l’impero, un tempo pacifico e prospero. La sopravvivenza del genere umano è in pericolo ma un uomo eroico chiederà aiuto al potente dio Horus, e intraprenderà un viaggio emozionante per salvare il mondo e il suo grande amore.
Un’epica battaglia contro Set e i suoi seguaci porterà dei e mortali nell’oltretomba mettendo a dura prova il loro coraggio.

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