In occasione dei GLAAD Media Awards, dove ha ritirato il premio per la miglior serie drammatica per Sense8, Lilly Wachowski ha fatto un breve discorso di ringraziamento nel quale ha parlato della sua recente transizione da uomo a donna, dopo quella di Lana avvenuta qualche anno fa. I Wachowski sembrano riconoscere e incoraggiare una certa rilettura dei propri film sotto la lente della loro transizione:

Dove troviamo il coraggio di liberarci dalla gabbia delle nostre vite, per trascendere e vincere la tragedia – i mostri dentro di noi e la violenza che ci facciamo quando abbiamo troppa paura di essere noi stessi? […]

C’è un nuovo occhio critico nei confronti dei lavori miei e di Lana, attraverso la lente della nostra transessualità. È molto interessante, perché ci ricorda come l’arte non sia mai statica. E sebbene le idee di identità e trasformazione siano componenti di importanza critica nei nostri lavori, il fondamento di tutte queste idee risiede nel concetto di amore.

The Mary Sue suggerisce di sostituire le parole “genere binario” ogni volta che si parla di “Matrix” nel film per ottenere una interpretazione piuttosto interessante. Dopotutto tra i temi di Matrix troviamo senza dubbio quelli della trasformazione, dell’immagine di sè, dell’accettazione della propria identità oltre i confini di un sistema definito.

Potete vedere un estratto del discorso qui sotto, diteci cosa ne pensate nei commenti!

 

 

 

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