È in occasione di un panel al Tribeca Film Festival che il regista J.J. Abrams ha commentato i punti in comune tra Star Wars: il Risveglio della Forza e Una Nuova Speranza, e in particolare la critica che alcuni fanno che il secondo sia in sostanza quasi un remake del film del 1977:

Il Risveglio della Forza doveva essere un ponte e doveva ricordare al pubblico quelle atmosfere: gli spettatori avevano bisogno di ricordare immediatamente cos’era veramente Star Wars, e serviva qualcosa di familiare, per accompagnare il desiderio di scoprire quali posti nuovi andremo a scoprire – che è ciò che accadrà in episodio 8 e 9. La cosa strana di quel film è che era passato tanto tempo dall’ultimo episodio della prima trilogia. Ovviamente c’erano stati i prequel, ma noi avevamo bisogno di rilanciare la storia originale. Quindi abbiamo coscientemente – e so che questo aspetto viene deriso da alcuni – cercato di prendere in prestito elementi familiari in modo che il resto del film potesse addentrarsi in quello che conosciamo come “Star Wars”.

Per introdurre nuovi personaggi era importante ricreare un contesto familiare, non a caso Han Solo e Chewbacca entrano in scena solo 40 minuti dopo l’inizio del film, Leia arriva altri 40 minuti dopo e Luke Skywalker arriva solo alla fine del film:

Finn, Ry, Kylo Ren e Poe sono personaggi inediti e il loro ruolo nella storia andava contestualizzato in qualcosa che fosse già esistente.

Star Wars: il Risveglio della Forza è disponibile in home video dal 13 aprile

Fonte: IGN

 

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