Uno degli argomenti più dibattuti di Suicide Squad è di certo l’outfit di Harley Quinn, fortemente influenzato dalla serie videoludica di Batman: Arkham e dalla linea fumettistica New 52.

Nella pellicola non indossa il tipico costume dagiullare, ma una tenuta decisamente più provocante. Della questione hanno brevemente parlato tanto Margot Robbie quanto il regista David Ayer in un’intervista rilasciata al New York Times (via CB.com).

Per l’attrice, il personaggio indossa degli shorts perché “sono vivaci e divertenti” e che non si tratta di una sessualizzazione di Harley Quinn, specificando però che, personalmente, ha trovato scomodo dover indossare abiti così succinti magari dopo essersi mangiata un hamburger a pranzo. Ayer aggiunge che, secondo lui, un look a base di una tuta integrale fatta interamente di denim non avrebbe giovato al personaggio e che nel mondo “post-Arkham” la connotazione sexy di Harley Quinn è parte integrante della sua iconografia.

Questa la sinossi del film:

È bello essere cattivi! Raggruppa una squadra composta dai più cattivi, pericolosi e galeotti supervillain, fornisci loro l’arsenale più potente a disposizione del governo e spediscili in missione per sconfiggere una misteriosa, enigmatica entità. L’ufficiale dell’Intelligence americana, Amanda Waller, ha individuato un ristretto manipolo di malvagi individui, gente che non ha nulla da perdere. Tuttavia, quando capiranno che non sono stati scelti per avere successo, ma per essere incolpati quando falliranno inevitabilmente, cosa cercherà di fare questa Suicide Squad? Morirà provandoci o ciascun deciderà per sé?

La pellicola, diretta da David Ayer, debutterà nelle sale americane il 5 agosto e il 18 agosto in Italia.

Nel cast del film Will Smith (Deadshot); Joel Kinnaman (Rick Flagg); Margot Robbie (Harley Quinn); Jared Leto (Joker); Jai Courtney (Boomerang); Cara Delevingne (Enchantress); Viola Davis (Amanda Waller); Jay Hernandez, Common, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Karen Fukuhara, Adam Beach, Scott Eastwood, Ike Barinholtz.

Scritto e diretto da David Ayer, il film è basato sul fumetto ideato originariamente da Robert Kanigher e Ross Andru nel 1959.

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