Il cinema con le suore ci si diverte proprio.

Sono una categoria umana così specifica, così unica e così estrema nelle scelte, così netta in quel che rappresenta, cioè una devozione senza pari, il simbolo stesso della purezza e della castità, che si presta al massimo del comico, al massimo del serio, dell’irriverente e del sentimentale. Tutto al massimo. Ora anche al massimo dello spaventoso visto l’uso che ne fa The Conjuring – il Caso Enfield.

Le suore nascono come figure così prive di compromessi che il cinema non ha mezze misure nei loro confronti: o le dissacra o le esalta, o le celebra proprio nella loro totale purezza o le utilizza per distruggere tutto ciò che rappresentano. Sono angeli dediti all’educazione dell’infanzia, struggenti donne che espiano un passato torbido o ipocriti demoni dalla rigida morale e finalità spietate. Sono demoni oppure ancora sono il simbolo stesso dell’umiliazione del corpo, della repressione di istinti che prima o poi torneranno a farsi senti...