Con una mossa alquanto spiazzante, ma soprattutto controproducente dal punto di vista del ritorno d’immagine, Cinemark, la terza maggiore catena di multisala negli Stati Uniti, ha chiesto il rimborso delle spese legali e altri costi accessori (pari a ben $699,187.13) ai parenti delle vittime e dei feriti della strage avvenuta ad Aurora, in Colorado, il 20 luglio del 2012, durante una proiezione in anteprima di Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno di Christopher Nolan (trovate maggiori dettagli qui e qui).

Dopo essere stata riconosciuta come non responsabile per i tragici fatti avvenuti quattro anni fa – ovviamente era stata citata in causa per non aver provvisto la necessaria sicurezza nonostante gli avvisi di possibili attentati in luoghi di ritrovo pubblici diramata dall’Homeland Security – l’azienda ha intrapreso questa strada probabilmente per evitare la prosecuzione in appello dell’azione legale mossa contro di lei. In corti discorsi: se l’accusa (composta da circa30 persone) lascerà cadere le proprie pretese, Cinemark abbandonerà, molto probabilmente, le sue.

Intanto la questione non è di certo passata sottotraccia sui social. Su Twitter è già popolarissimo l’hashtag #BoycottCinemark e anche il Lieutenant Governor dello Stato della California Gavin Newsom ha espresso il proprio sdegno.

Qua sotto potete vedere alcuni Tweet:

 

 

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