Nel dicembre 2009 Carlo Amatetti, fondatore di Sagoma (casa editrice indipendente che si occupa di comicità e umorismo), e il comico Omar Fantini hanno incontrato Gene Wilder nella sua casa di Stamford, Connecticut, per coordinare le troupe tv di Italia1 e Studio Universal che dovevano promuovere la sua autobiografia, uscita l’anno successivo.

In occasione della sua morte, Sagoma ha pubblicato un video realizzato durante quell’incontro: un vero e proprio tour nella casa (e nei ricordi) del grande attore, per la prima volta disponibile online.

Sul sito di Sagoma, Amatetti racconta nel dettaglio quell’incontro:

La prima volta che ho visto Gene è stata nella hall di un albergo di Stamford, Connecticut. Lo scorgo dall’alto, mentre scendo dalla mia stanza. Un omino esile che si aggira per la hall guardandosi in giro con fare leggermente indeciso e curioso allo stesso tempo. Che fosse Gene, era evidente. Nonostante i lustri, i suoi boccoli indomabili sono ancora tutti lì, inconfondibili, una sfida sfrontata all’età e alla fisica, un firma folle di un’esistenza da sempre votata – usando le sue parole – all’arte e all’amore. È venuto a prendere me e il mio compagno di viaggio, il comico Omar Fantini, per portarci a cena. Fuori ci aspetta, col motore acceso, la moglie Karen. Mentre vivo quel momento, il mio cervello non riesce a trattenersi dal descrivermelo dall’esterno, quasi a volerlo incidere più profondamente nella memoria, per non perderne neppure un istante: “sono qui e Gene Wilder mi è venuto a prendere con sua moglie per portarmi al ristorante…”. Siamo sotto Natale, Stamford offre ben poco, se non un freddo polare e il mall più grande d’America. E, appena fuori città, distese di boschi alla cui ombra riposa anche la splendida casa che Gilda Radner ha lasciato in eredità a Gene alla sua morte, appena cinque anni dopo il loro matrimonio. Una casa antica quanto l’America, dai pavimenti in legno e dai soffitti bassi.

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Potete vedere il video qui sotto:

 

 

 

 

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