In occasione del nuovo anno, una donna londinese riprende in mano la sua vita, tenendo un diario per documentarne il nuovo corso. Sarà una rinascita? Chi lo sa: è il viaggio, non la meta, a essere importante. Nel 2001, a fronte di un budget di produzione di soli 25 milioni di dollari, Il Diario di Bridget Jones ne incassò oltre 280 in tutto il mondo. Diretto da Sharon Maguire e tratto dal romanzo di Helen Fielding, il film vede tra gli sceneggiatori Richard Curtis, autore di script di grande successo della commedia britannica (Quattro Matrimoni e un Funerale, Notting Hill, Love Actually) e capace di spaziare dalla sceneggiatura di Mr. Bean – L’Ultima Catastrofe a quella di War Horse di Steven Spielberg. Dopo aver collaborato al sequel Che Pasticcio Bridget Jones! (fantasiosa traduzione di Bridget Jones – The Edge of Reason), Curtis non è coinvolto nei lavori del terzo film, la cui sceneggiatura è redatta a sei mani da Helen Fielding, Dan Mazer e Emma Thompson. Alla...