A seguire tutti i dettagli e il comunicato sulla rassegna Belli, sporchi e cattivi che si svolgerà dal 28 ottobre al 17 dicembre nella Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni di Roma. L’ingresso sarà libero fino a esaurimento posti.

Per inaugurare la rassegna, il prossimo venerdì 28 ottobre, alle ore 19.00 si terrà un incontro con i registi, moderato dal nostro Francesco Alò. Ad oggi sono confermate le seguenti presenze: Manetti bros., Andrea Segre, Gabriele Mainetti, Matteo Rovere, Paolo Genovese e gli sceneggiatori Paola Mammini e Paolo Costella, Edoardo Leo, Claudio Giovannesi, Ciro De Caro, Claudio Noce, Alberto Caviglia, Duccio Chiarino, Cosimo Alemà, Luca Vecchi, Sebastiano Riso, Carlo Lavagna, Marco Chiarini, Gabriele Albanesi, Sergio Basso.

 

 

BELLI, SPORCHI E CATTIVI

gli antieroi del nuovo cinema italiano

28 ottobre – 17 dicembre 2016

Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

un progetto dell’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale

Il Palazzo delle Esposizioni racconta l’Italia attraverso lo schermo: dopo i decenni d’oro del nostro cinema classico, esploriamo adesso le opere di registi affermatisi o emersi negli ultimi anni. Il cinema italiano è in gran forma, sfida i detrattori della sua salute, data sempre per spacciata, con un bel ricostituente di successi: stiamo assistendo a una generale rifioritura creativa, a un’energia innovativa in termini narrativi e stilistici che supera le ovvietà di matrice televisiva. Nuove idee e sguardi che danno spazio al talento di giovani attori, che incarnano i volti reali del nostro tempo precario: belli ma ancora sporchi e incattiviti dalla vita, parafrasando il celebre titolo di Scola. Come nella migliore tradizione, mischiando storie e generi, dramma e commedia, questa generazione di autori guarda seriamente in faccia il nostro Paese – insicuro, minaccioso e a tratti invivibile – cercando una strada possibile per comprenderlo. Lo schermo è per loro lo specchio incrinato del presente, come lo era per i grandi maestri: abbiamo pertanto aperto con un grande classico del passato ciascuna sezione della rassegna, in cui i film sono idealmente accostati per affinità tematica. Tante opere importanti, ma che talvolta fanno fatica a emergere: un’occasione da non perdere per conoscerle e capire chi siamo veramente.

28 ottobre, ore 19.00

INCONTRO CON I REGISTI

conduce Francesco Alò

a seguire, ore 21.00

CHIUSI FUORI

Brutti, sporchi e cattivi 

di Ettore Scola, Italia, 1976, 115’   

Anni ’70, le baracche alle porte di Roma brulicano di un’umanità regredita allo stadio primitivo, capitanata dal vecchio guercio e avaro del grande Manfredi. La regia di Scola, premiata a Cannes, ci scaraventa nell’inferno grottesco che sopravvive ai margini della città moderna.

29 ottobre, ore 21.00

Non è ancora domani (la pivellina)

di Tizza Covi, Rainer Frimmel, Italia, 2009, 100’

Periferia di Roma, lo stesso fango che impolverava Accattone o Gelsomina dà oggi rifugio a due artisti di strada, che raccolgono una bambina abbandonata e ci insegnano il sentimento profondo dell’accoglienza umana.

30 ottobre, ore 21.00

Corpo celeste

di Alice Rohrwacher, Italia, Francia, Svizzera, 2011, 98’

Dalla Svizzera alla Calabria, una ragazzina affonda nella nostra società fatiscente, dove il conformismo televisivo invade anche la chiesa. L’esordio folgorante di Alice Rohrwacher è il nuovo “Gomorra della spiritualità”.

1 novembre, ore21.00

La prima neve

di Andrea Segre, Italia, 2013, 105’

Perdita, isolamento e incomprensione definiscono la nostra epoca di conflitti e migrazioni. Segre cerca una via di uscita ai tanti dilemmi del presente nell’esperienza di un profugo africano in fuga dalla sofferenza, collettiva e privata.

BELLI TESI

2 novembre, ore 21.00

L’uccello dalle piume di cristallo

di Dario Argento, Italia, 1970, 96’

L’opera prima di Dario Argento è un capolavoro già sorprendentemente maturo, per estro visionario e imprevedibilità drammaturgica. Un giallo tiratissimo e ambiguo, capace di spiazzare lo spettatore, terrorizzandolo da oltre quarant’anni.

3 novembre, ore 21.00

Il bosco fuori

di Gabriele Albanesi, Italia, 2006, 85’

Per sfuggire a un gruppo di bulli, una coppia trova riparo in una casa in mezzo al bosco… Raramente il nostro cinema riesce ad accontentare gli amanti dell’horror più cruento, come questo notevole prodotto indipendente.

4 novembre, ore 21.00

La foresta di ghiaccio

di Claudio Noce, Italia, 2014, 100’

Noir conturbante come una favola di montagna, popolata da brutte facce, creature selvagge, sparizioni e misteri sepolti in una valle isolata dalla tempesta. Geniale trasposizione di genere del tema dell’immigrazione.

5 novembre, ore 21.00

Hungry hearts

di Saverio Costanzo, Italia, 2014, 110’

Costanzo dirige mirabilmente uno psico-thriller alla Hitchcock sul disagio psicologico di due genitori, interpretati dai bravissimi Alba Rohrwacher e Adam Driver, premiati entrambi alla Mostra del Cinema di Venezia.

GRANDI E PICCINI

6 novembre, ore 21.00

Sciuscià

di Vittorio De Sica, Italia, 1946, 91’

Capolavoro del Neorealismo e prima pellicola ad aggiudicarsi il premio Oscar come miglior film straniero, punta uno sguardo scarno, commosso e partecipe sulla tragica condizione dei bambini, rimasti a cavarsela nel deserto umano del dopoguerra.

9 novembre, ore 21.00

L’uomo fiammifero

di Marco Chiarini, Italia, 2009, 81’

Tra amici immaginari e giganti nani, due bambini superano il lutto e la solitudine attraverso la fantasia, in questa sorprendente favola per adulti, gioiello del nostro cinema fantasy, realizzato con pochi mezzi e tanto ingegno.

10 novembre, ore 21.00

Amori elementari

di Sergio Basso, Italia, Russia, 2013, 98’

Amori, fughe, litigi e riconciliazioni di un gruppo di ragazzini: cambiamenti e burrasche sentimentali al centro di una commedia divertente, che racconta l’età di passaggio con il ritmo elettrizzante delle emozioni nascenti.

11 novembre, ore 21.00

Short skin

di Duccio Chiarini, Italia, Iran, Gran Bretagna, 2014, 83’

Con ironia, empatia e delicatezza questa bella commedia ci ricorda quanto imbarazzo provino i ragazzi, sentendosi estranei e inadeguati alla vita: lo sa bene il diciassettenne Edoardo, la cui vita sessuale è minata da una malformazione.

SUI GENERIS

12 novembre, ore 21.00

Morte a Venezia

di Luchino Visconti, Italia, 1971, 130’

Con una strepitosa ricostruzione ambientale, Visconti si impossessa del racconto di Mann. Nella laguna velata di morte, un musicista in crisi cede al turbamento profondo per un ragazzo efebico, soggiogato dall’epifania della perfezione e della bellezza.

13 novembre, ore 21.00

Più buio di mezzanotte

di Sebastiano Riso, Italia, 2014, 94’

Non è un paese per gay: Davide ama i ragazzi e la musica e si rifugia in un parco di Catania, tra anime escluse e a lui simili, lontano dal mondo adulto, che vuole piegare e frantumare la fragilità adolescenziale.

15 novembre, ore 21.00 

Vergine giurata

di Laura Bispuri, Italia, Albania, Svizzera, Germania, Kosovo, Francia, 2015, 90’

Una bambina rifiuta l’asservimento femminile e decide di farsi uomo, rinunciando alla sfera affettiva. Una regia ipnotica esplora l’identità, non solo di genere, attraverso il corpo e l’animo di una sorprendente Alba Rohrwacher.

16 novembre, ore 21.00

Arianna

di Carlo Lavagna, Italia, 2015, 83’

“Un film che viene da lontano, da un inatteso gesto dell’inconscio di un bambino che un giorno sogna di essere donna”. Attraverso una ragazza alla scoperta dei nodi irrisolti dall’infanzia, il regista si interroga sull’origine dell’identità.

ARRANGIAMOCI!

17 novembre, ore 21.00

I soliti ignoti

di Mario Monicelli. Italia, 1958, 100’

Un’improbabile “banda del buco” di borgata tenta il colpaccio per riscattarsi dalla miseria. Capolavoro leggendario della nostra commedia: regista, sceneggiatori e attori insuperabili trasformano la risata in esperienza seria.

18 novembre, ore 21.00

Spaghetti story 

di Ciro De Caro, Italia, 2013, 82’ 

In opposizione all’ottimismo giovanilistico-televisivo, questa commedia divertente e amara ci racconta la condizione giovanile con autenticità, intrecciando storie di quotidiana apatia e pragmatismo nell’Italia della crisi.

19 novembre, ore 21.00

Song ‘e Napule

di Antonio e Marco Manetti, Italia, 2013, 115’ 

Nozze tra i clan di O’ Fantasma e Mazza di Ferro, la sposa fan del neomelodico Lollo Love, un commissario di ferro e un pianista infiltrato: esilarante indagine in salsa napoletana, che aggiorna il poliziottesco al trash contemporaneo.

20 novembre, ore 21.00

Smetto quando voglio

di Sydney Sibilia, Italia, 2014, 100’   

Una commedia vertiginosa sul precariato eccellente: al destino di cervelli in fuga o relegati ai margini del mondo del lavoro, si oppongono sette brillanti laureati, escogitando un piano criminale per superare la crisi.

23 novembre, ore 21.00

Noi e la Giulia

di Edoardo Leo, Italia, 2015, 115’

Volto e cantore dei nostri tempi disillusi, Leo immagina un gruppetto di falliti alle prese con un agriturismo: tra ostacoli e minacce camorristiche, un’avventura sconclusionata e tragicomica per ribellarsi al presente precario.

24 novembre, ore 21.00

The Pills – Sempre meglio che lavorare

di Luca Vecchi, Italia, 2015, 83’

Arriva sul grande schermo la comicità stralunata di The Pills – YouTubers da milioni di visualizzazioni – che intorno al tavolo di cucina, tra una canna e un caffè, incarnano tre trentenni senza qualità e in cerca di disoccupazione.

25 novembre, ore 21.00

Ho ucciso Napoleone

di Giorgia Farina, Italia, 2015, 90’

Il lavoro, l’amore, il futuro di una brillante manager vanno in frantumi nel giro di ventiquattrore. Commedia feroce che traccia il quadro grottesco della crudeltà umana, attraverso la parabola di una donna in carriera.

26 novembre, ore 21.00

Gli ultimi saranno ultimi

di Massimiliano Bruno, Italia, 2015, 103’

Seguendo la migliore tradizione italiana, lo schermo è il riflesso critico del nostro presente: stanchi, impotenti e alla deriva stiamo per esplodere, come Luciana (una straordinaria Cortellesi seria) licenziata perché incinta.

UNA BRUTTA STORIA

27 novembre, ore 21.00

A ciascuno il suo

di Elio Petri. Italia, 1967, 93’

Trasposizione del romanzo di Sciascia, il primo tentativo di parlare di mafia sul grande schermo è un capolavoro di grande coraggio civile, che scoperchia argutamente la realtà di un paese fatto di misteri, trame, vittime innocenti e colpevoli al potere.

29 novembre, ore 21.00 

20 sigarette

di Aureliano Amadei, Italia, 2010, 94’

Il cinema in prima linea. Amadei è un giovane filmaker che parte come assistente per un film da girare in Iraq e si trova al centro della tragedia dell’attentato alla caserma di Nassirya del 12 Novembre 2003, unico civile sopravvissuto.

30 novembre, ore 21.00

Diaz – Non pulire questo sangue

di Daniele Vicari, Italia, Francia, Romania, 2012, 120’

Un film di forte impegno civile su un episodio spaventoso della nostra storia recente: luglio 2001, durante il vertice G8 a Genova, centinaia di poliziotti irrompono una notte nella scuola Diaz, dormitorio di manifestanti pacifici, scatenando l’inferno.

1 dicembre, ore 21.00

La mafia uccide solo d’estate

di Pif, Italia, 2013, 90’

Crescere e amare nella Palermo della mafia. Vent’anni di cronaca siciliana attraverso lo sguardo di un bambino che diventa grande: è Pif che, con levità apparentemente svagata, ci colpisce al cuore con il rigore della denuncia.

2 dicembre, ore 21.00

Un posto sicuro

di Francesco Ghiaccio, Italia, 2015, 102’

Casale Monferrato, processo Eternit per disastro ambientale, un trentenne lotta al fianco del padre, ex operaio malato. Urgenza civile e profondità psicologica: tra le nebbie del Nord e le polveri d’amianto si smarriscono le speranze dell’Italia del lavoro.

3 dicembre, ore 21.00

Non essere cattivo

di Claudio Caligari, Italia, 2015, 100’

Periferia di Roma, i pasoliniani ragazzi di vita (perduta) negli anni ‘90. Cantore di culto della marginalità, Caligari perlustra i confini oscuri della città e dell’animo umano, sostenuto da interpreti in stato di grazia.

SIAMO TUTTI FRANGIBILI

7 dicembre, ore 21.00

La notte

di Michelangelo Antonioni, Italia, Francia, 1961, 122’

La crisi di una coppia al centro di una delle opere più significative del cinema italiano degli anni ‘60, che costituisce la cosiddetta trilogia dell’incomunicabilità con L’avventura e L’eclisse: dolenti squarci, profondi e paralizzati, sulla malattia dei sentimenti e dei rapporti umani.

8 dicembre, ore 21.00

Tutti i santi giorni

di Paolo Virzì, Italia, 2012, 102’

La storia d’amore, emozionante e sofferta, di una giovane coppia intrappolata nell’immensa periferia romana. Si arricchisce di un insolito capitolo sentimentale, intimo e privato, la commedia umana con cui Virzì descrive la nostra vita e il circuito dei sentimenti.

9 dicembre, ore 21.00

Alaska

di Claudio Cupellini, Italia, 2015, 125’

L’amore appassionato e violento di personaggi al limite, tesi a una felicità impossibile. Tra thriller e melò, un film libero e pieno di eccessi, che rimanda al bisogno di ribellione contemporaneo. Elio Germano strepitoso.

10 dicembre, ore 21.00

Fiore

di Claudio Giovannesi, Italia, 2016, 110’

In un carcere minorile, l’amore tra un ragazzo e una ragazza detenuti. Tra sguardi, conversazioni e lettere clandestine, la macchina da presa cattura con grande sensibilità e pudore il sentimento che spezza la solitudine.

11 dicembre, ore 21.00

Perfetti sconosciuti

di Paolo Genovese, Italia, 2016, 97’

Verità o penitenza? Il gioco della verità all’epoca del cellulare porta al massacro un gruppo di amici riuniti a cena. Una commedia corale, acuta e impietosa verso l’inconsistenza dei nostri rapporti, retta da un cast in ottima forma.

EROI IN CRISI

13 dicembre, ore 21.00

L’armata Brancaleone

di Mario Monicelli, Italia, 1966, 120’

Tra le migliori e più fortunate commedie italiane, segue le peripezie irresistibili di un manipolo di miserabili nell’Italia medievale, capitanati da un cavaliere decaduto, spiantato e roboante, reso leggendario da Vittorio Gassman.

14 dicembre, ore 21.00

Pecore in erba

di Alberto Caviglia, Italia, 2015, 87’

Immaginando il paradosso di una società retta dall’antisemitismo, il film adotta lo stile del falso documentario, che mescola finzione con personaggi reali, costringendoci a riflettere sui meccanismi di ogni stortura ideologica.

15 dicembre, ore 21.00 

Lo chiamavano Jeeg Robot

di Gabriele Mainetti, Italia, 2015, 112’

Il primo supereroe cinematografico italiano emerge dalla criminalità per salvare i deboli. Carico di ironia e ritmo, questo strepitoso film d’azione cala perfettamente il classico eroe dei fumetti tra le lotte dei clan di borgata.

16 dicembre, ore 21.00

Zeta – Una storia hip hop

di Cosimo Alemà, Italia, 2016, 100’

Una storia di riscatto e musica: il rap è diventato oggi un punto di riferimento culturale, indispensabile per registrare e comprendere le nuove forme di espressione della rabbia giovanile in Italia.

sabato 17 dicembre, ore 21.00

Veloce come il vento

di Matteo Rovere, Italia, 2016, 118’

Ambientato nel mondo delle corse automobilistiche, il film adatta con straordinaria intelligenza il motor movie americano al tessuto sociale italiano, tra eroi di un’umanità in frantumi, lanciati in corsa verso la rinascita.

Si ringraziano per i film: Academy Two, Bim Distribuzione, Bolero Film, Cineforum Teramo “Lumiére – Gianni Di Venanzo 1920-1966”, Distribuzione Indipendente, Fandango, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Good Films, Istituto Luce Cinecittà srl, Jolefilm, Koch Media, Lucky Red, Medusa, NeroFilm, Officine UBU, Parthénos, P.F.A. Films, Rai Cinema – 01 Distribution, Tempesta Film, Warner Bros.

Informazioni

Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema

scalinata di via Milano 9 a, Roma

www.palazzoesposizioni.it

Ingresso libero fino a esaurimento posti

I posti verranno assegnati a partire da un’ora prima dell’inizio di ogni proiezione. Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card. L’ingresso non sarà consentito a evento iniziato.

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