Sausage Party è il film del momento (ieri sera i nostri lettori hanno potuto vederlo in anteprima a Roma e Milano). C’è chi vuole lanciarlo per gli Oscar, c’è chi non ci ha mai creduto e chi ancora l’ha amato fin dal primo momento ed è stato ricompensato. Durante View Conference, il Festival dedicato anche al cinema d’animazione di Torino, abbiamo avuto modo di parlare con Conrad Vernon, co-regista assieme a Greg Tiernan della pellicola. Ecco cosa ci ha raccontato.

Sausage Party è stato un film davvero irriverente, la novità del panorama animato americano (e non solo) di quest’anno. Ha incassato molto e le critiche son state positive. In Europa sta uscendo in questi giorni. Secondo te quale sarà la reazione del pubblico? 


Non è facile prevederlo in realtà. Anche in America non sapevamo come avrebbero reagito. Ma le visualizzazioni del Trailer ci hanno fatto ben sperare e anche l’impostazione è stata fondamentale. Inizialmente sembra una favola uscita dai Walt Disney Animation Studios e poi… cambia tutto. Pur vero è che noi potevamo contare sul doppiosenso, ben poco velato, del titolo ideato da Seth Rogen. In Italia (o in Europa) non so se la scelta di lasciarlo simile aiuterà ma sicuramente la traduzione in “Party di Salsiccia”, come mi ha detto un mio amico giorni fa, non serve. Per questo motivo avevamo pensato anche a titoli alternativi come Sausage Quest ma… non rendeva comunque l’idea che volevamo.

Pensi che questi progetto possa smuovere il panorama del cinema d’animazione? Come ti è arrivata l’idea?

Lo spero. Ho passato anni su questo film e molti di questi li ho persi presentando il Pitch della pellicola… ben 3! Alla base di tutto c’è stato Seth Rogen, attore e doppiatore che ho conosciuto in queste seconde vesti sul set del film della DreamWorks Animation chiamato Mostri VS Alieni. Ha avuto questa idea mi ha chiamato, fatto andare a casa sua, illustrato l’idea e da lì mi sono attivato per realizzare Concept Art, Maquette e soprattutto collaboratori e uno studio di produzione. Spero che tutti questi sforzi dimostrino come l’animazione possa essere un genere attraverso il quale raccontare di tutto e non solo storie per bambini. Con l’animazione si può parlare anche di religioni, ideologie e così via. Potremmo dire che ho conquistato un piccolo spazio in questo mondo che spero non sparisca di nuovo.

State pensando a un sequel visto il successo in America? 


Mentre ci stavamo lavorando c’è stato qualcuno che mi ha chiesto se ero interessato a realizzare un’altra storia con questi personaggi. Parlando con Evan Goldberg, co-sceneggiatore e proprietario degli studi dove il film è stato fatto, abbiamo deciso che ci sarà solo se avremo un’idea fantastica in grado di meravigliare come il primo film. Non accettiamo fallimenti dopo aver rischiato così tanto.

Quali sono i tuoi progetti futuri, allora?

Al momento sto lavorando al film sulle Emoji dei Sony Animation Studios. Successivamente spero di potermi dedicare a Amberville, una serie TV animata che vorrei fare ispirandomi all’omonimo libro di Tim Davys. Parla di un mondo molto tenebroso abitato da animali che richiama la serie I Soprano. Infine vorrei tanto re-immaginare Toxic’s Adventure, un’icona degli anni ’80. Poi, se ci dovessero essere nuovi progetti con Seth Rogen, sono ben disposto a buttarmici!

Vi ricordiamo che il film verrà presentato anche a Lucca Comics & Games, e che uscirà nelle sale il 31 ottobre.

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