Manca meno di un mese all’arrivo nei cinema di Rogue One: A Star Wars, il primo spin-off di Guerre Stellari.

Dopo lo stellare rilancio del franchise avvenuto lo scorso anno con Star Wars: Il Risveglio della Forza, più di due miliardi di dollari al botteghino e un giro d’affari di dimensioni gargantuesche generato dai prodotti su licenza, si potrebbe pensare che negli uffici della Lucasfilm stiano vivendo l’imminente debutto nelle sale della nuova pellicola con una certa tranquillità.

La realtà dei fatti è che il film di Gareth Edwards, nonostante la positiva scia lasciata da J.J.Abrams, porta sulle sue spalle un fardello abbastanza gravoso: quello di raccontare una vicenda che, nonostante la minacciosa presenza di Darth Vader, è alquanto a sé stante seppur ambientata nel medesimo universo in cui si muove la famiglia Skywalker. Ragione per cui, allo stato attuale delle cose, la compagnia fondata da George Lucas e acquisita dalla Disney ha finora confermato solo un altro spin-off, quello su Han Solo, e messo “elegantemente in secondo piano” le voci relative agli altri due (teoricamente) in programma. Uno, come noto, doveva essere quello su Boba Fett diretto da Josh Trank. Il regista di Chronicle era anche annunciato fra gli ospiti della Star Wars Celebration del 2015. Sappiamo tutti come sia andata a finire.

C’è poi la questione del futuro “a tutto tondo” della “saga principale”, ovvero: cosa ne sarà di Star Wars una volta che i titoli di coda dell’Episodio 9 saranno giunti al termine?

Di tutte queste questioni ha avuto modo di parlare Kathleen Kennedy, la presidentessa della Lucasfilm, in una corposa intervista rilasciata a Entertainment Weekly.

Quando le viene domandato cosa accadrà dopo Star Wars 9, se l’epopea vivrà con dei nuovi blocchi narrativi o una serie di film “standalone” in stile Marvel, la produttrice spiega:

È una discussione che stiamo ancora affrontando. Sarò onesta, [se mi domandi se potremmo anche fare solo degli standalone] potremmo tranquillamente farlo. Ma non lo so ancora. Stiamo cercando di capirlo.

Una maniera elegante per aggirare la questione e rimandare eventuali considerazioni in materia una volta che saranno stati fatti i conti col box-office di Rogue One.

Quanto agli spin-off, dopo il fallimento del progetto Boba Fett di Josh Trank – EW rivela anche che alla Star Wars Celebration dello scorso anno doveva essere mostrato un brevissimo teaser reel che però all’ultimo minuto è stato “chiuso in cassaforte” dopo il “divorzio” – è la stessa dirigente a spiegare che i piani verranno stabiliti con maggior precisione all’inizio del 2017:

Ci sono svariati film che potremmo fare. Ma abbiamo rimandato la discussione a gennaio, dato che ormai abbiamo lanciato Il Risveglio della Forza, Rogue One sarà nei cinema da un po’ e, inoltre, abbiamo anche finito da qualche settimana le riprese dell’Episodio VIII. Avremo tutte le informazioni necessarie per ponderare tutte le valutazioni del caso. Cosa stiamo facendo? Troviamo emozionante quello che vogliamo raccontare? Quali sono gli elementi che vogliamo esplorare?

Ma chi si occuperà, esattamente, di queste valutazioni?

Lo story team della Lucasfilm, il “brain trust” e il team degli effetti visivi con cui lavoriamo. E i tre registi che hanno lavorato a questi tre film, perché il nostro è un gruppo di lavoro e condivisione delle idee molto collegiale.

Kathleen Kennedy rivela anche che l’idea degli spin-off nasce direttamente dalla mente del papà di Star Wars, George Lucas.

È stato George a parlarmene quando sono salita a bordo del progetto. Aveva già pensato [a degli standalone prima di vendere la Lucasfilm alla Disney, ndr.] di farlo e aveva già buttato su carta tre o quattro concept, direzioni che avremmo potuto intraprendere. Ovviamente, all’interno della mitologia di Star Wars, ci sono tantissime strade che potremmo percorrere. È stata questa la prima conversazione in materia che ho avuto con lui […] Abbiamo parlato di “storie d’origine”, ma senza scendere troppo nello specifico. Abbiamo discusso più che altro degli Jedi, delle basi che ha posto come fondamento della mitologia che ha creato. Abbiamo buttato giù delle idee per così dire.

Rogue One: A Star Wars Story ad esempio nasce da un concept di John Knoll, il leggendario visual effects supervisor della Industrial Light and Magic. Il perché della sua trasformazione da “What if?” in pellicola a tutti gli effetti arriva da Kiri Hart, head of story development della Lucasfilm. Si tratta, in corti discorsi, di un lungometraggio che interesserà i fan storici della saga senza per questo “spaventare” i neofiti:

Rogue One è un ottimo inizio perché si ricollega alla vicenda ben nota dei piani della Morte Nera. È unito a Una Nuova Speranza. Ha degli elementi familiari, delle àncore narrative, ma, allo stesso tempo, un set di nuovi personaggi. È un ottimo modello per cercare di capire bene cosa possiamo fare con questi film.

Ora però tutto quello che possiamo fare è attendere l’arrivo di Rogue One: A Star Wars Story nei cinema e le conseguenti decisioni che verranno prese dalla Lucasfilm nei prossimi mesi.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Il cast stellare del film include l’attrice candidata all’Academy Award® Felicity Jones (La Teoria del Tutto), Diego Luna (il film premio Oscar® MilkCogan – Killing Them Softly, Ben Mendelsohn (Mississippi Grind, la serie Tv Bloodline), la star di Hong Kong di film d’azione e arti marziali Donnie Yen (Ip Man e Blade II), Jiang Wen (Let the Bullets FlyDevils on the Doorstep), il premio Oscar® Forest Whitaker (The Butler – Un Maggiordomo alla Casa BiancaL’Ultimo Re di Scozia), Mads Mikkelsen (Il SospettoCasino Royale), Alan Tudyk (L’Ultima Parola – La Vera Storia di Dalton Trumbo, la serie Tv Con Man), la cui performance in Rogue One si avvale della tecnica di performance-capture, e Riz Ahmed (Lo Sciacallo – NightcrawlerFour Lions).

Allison Shearmur (Hunger Games: La Ragazza di FuocoCenerentola), John Knoll, Simon Emanuel (Il Cavaliere Oscuro – Il RitornoFast & Furious 6) e Jason McGatlin (Le Avventure di Tintin – Il Segreto dell’UnicornoLa Guerra dei Mondi) sono i produttori esecutivi. Kiri Hart e John Swartz (Star Wars: Il Risveglio della Forza) sono i co-produttori.

Per creare l’immersiva e realistica atmosfera di Rogue One: A Star Wars Story, il regista Gareth Edwards ha coinvolto il direttore della fotografia Greig Fraser (Zero Dark ThirtyFoxcatcher – Una Storia Americana)  e il supervisore degli effetti speciali Neil Corbould (Black Hawk DownIl GladiatoreSalvate il Soldato Ryan).  Il veterano di Star Wars e Lucasfilm Doug Chiang (Star Wars: Episodio I e IIForrest Gump) e Neil Lamont (supervising art director per la saga di Harry PotterEdge of Tomorrow) si occuperanno delle scenografie. La squadra di artisti include inoltre lo stunt coordinator Rob Inch (World War Z, il film Marvel Captain America – Il Primo Vendicatore), il supervisore degli effetti delle creature Neal Scanlan (Prometheus) e i co-costume designer Dave Crossman (supervisore dei costumi per la saga di Harry PotterSalvate il Soldato Ryan) e Glyn Dillon (costume concept artist per Kingsman: The Secret ServiceJupiter – Il Destino dell’Universo).

L’uscita di Rogue One è prevista per il 16 dicembre 2016.

Cosa ne pensate? Parliamo di Rogue One in questo topic del Forum Star Wars.

Vi ricordiamo anche che abbiamo dedicato un intero fansite a Star Wars: BadWars.it.

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