Il coregista di Toy Story 2 – Woody & Buzz Alla Riscossa (con John Lasseter e Lee Unkrich) e Surf’s Up – I Re Delle Onde (con Chris Buck) è stato protagonista di un cartone animato la cui produzione è stata forse più epica della stessa storia raccontata al suo interno. Ash Brannon si è trovato a dirigere Rock Dog dopo che l’autore della graphic novel da cui è tratto, Zheng Jun, si è occupato di finanziare integralmente il progetto (60 milioni di dollari di budget) permettendo comunque a Brannon e la sua troupe di realizzare il film negli Stati Uniti. Rock Dog ha quindi i capitali cinesi ma talent e creativi rigorosamente anglosassoni, così come la lingua parlata dentro il film (inglese). Abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Ash in relazione al suo buffo film con cane tibetano rocker in chiaro contrasto con le tradizioni marziali insegnategli dal papà. E siamo partiti proprio dal bizzarro inizio di questa avventura.

Ash ci racconti come è iniziato tutto?
È dal 2012 che il film cerca un suo percorso preciso. Ma partiamo da prima del 2012. Il creatore della graphic novel Zhen Jun voleva fare un cartone animato ispirato al fumetto da anni senza però riuscirci. Un giorno si è imbattuto nel produttore americano di nome David Miller, il quale mi contattò perché conosceva bene gli animatori di Los Angeles. Salii a bordo e subito mi sembrò strano che un artista volesse adattare una graphic novel cinese in America, usando creativi americani. Non firmai nessun contratto e per due anni rimasi solo come consulente perché l’operazione comunque mi incuriosiva. Alla fine mi innamorai a tal punto del progetto da finire per diventarne il regista a tutti gli effetti. È stata veramente una grande avventura. Anche piuttosto improvvisata.

Ma sapevi che il film sarebbe stato mostrato in Cina prima che in America?
Sì. Ma allo stesso tempo temevamo che non potesse essere un prodotto interamente… come dire… perfetto per il mercato cinese. Così, mentre facevamo il film, lo abbiamo leggermente più adattato anche al pubblico occidentale per renderlo un prodotto più internazionale.
Ci hanno permesso di assumere attori inglesi e americani in modo tale da organicamente permetterci di fare un lavoro più portato per un pubblico occidentale.

Il film è un atto d’amore per il rock’n’roll ma molto secondo l’ottica di noi europei. Mentre lo facevi… pensavi a come il pubblico cinese potesse recepirlo?
Ottima domanda. Il rock in Cina è agli albori. Sapevamo che avrebbero avuto dei problemi ma lo stesso Zheng Jun, essendo un rocker a sua volta famoso, ci ha aiutato a mantenere un livello di fiducia nei confronti del rock e della sua universalità.

Anche perché quella del cane tibetano protagonista è un po’ la storia dello stesso Zheng Jun, giusto?
Giusto. Lui era uno studente di economia quando un giorno sentì una canzone di Bruce Springsteen. La sua vita cambiò e decise di diventare un musicista contro il volere dei genitori.

Parlami di Angus Scattergood perché in questo gatto rockstar recluso penso ci sia il cuore del film…
Mick Jagger è stato un’ispirazione. Io avevo un docente all’università che indossava sempre gli occhiali da sole e ho rubato quella cosa per Angus. Il doppiatore Eddie Izzard, a sua volta, è stato in grado di possedere totalmente Angus influenzandolo non poco. Eddie, in un certo senso, ha scritto lui stesso Angus con noi aggiungendo dei dettagli fino all’ultimo minuto possibile. Riesco a improvvisare e lavorare di getto dentro l’animazione dai tempi di Surf’s Up. Non è facile… ma è possibile.

Ma Angus era presente nella graphic novel come personaggio?
No! Lo abbiamo inventato di sana pianta.

Classifiche consigliate