Dopo l’enorme successo del piccolo Baby Groot in Guardiani della Galassia, era abbastanza prevedibile che il personaggio sarebbe tornato nel sequel. Quello che forse non tutti si aspettavano è che diventasse da subito il protagonista indiscusso della campagna marketing del film, ma dopotutto l’entusiasmo dimostrato da fan e non alle immagini dell’adorabile personaggio sarà forse uno dei modi più efficaci per “vendere” l’atteso secondo episodio (al Comic-Con di San Diego sono rimasti tutti colpiti, noi inclusi, da una lunga sequenza d’azione con al centro proprio Baby Groot).

Tuttavia ci sono anche alcuni fan che vedono questa scelta come troppo “commerciale”: la Disney non si aspettava un simile successo per il personaggio, e così ha commercializzato merchandise e giocattoli di Baby Groot solo qualche tempo dopo l’uscita del primo episodio. Sarà decisamente più organizzata quando uscirà il secondo film in primavera.

Ma ora James Gunn, su Facebook, difende la sua scelta creativa spiegando che inizialmente non aveva nessuna intenzione di inserire Baby Groot nel sequel

In tutta onestà quando ho scritto la prima versione della sceneggiatura del sequel pensavo di ambientare la storia qualche anno dopo il primo film, in modo che Groot potesse essere nuovamente adulto. Ma mancava qualcosa. In primis, pensavo che il team appena formatosi si sarebbe sviluppato molto in quegli anni, e che sarebbe stato un peccato rinunciare a mostrare questo aspetto al pubblico. Inoltre, non so perché ma Groot non funzionava. Poi ho pensato che avremmo potuto ambientare il film subito dopo il primo, e che Groot dovesse essere Baby Groot, e dovesse imparare ancora tutto quanto. Avevo già preso tutte le altre decisioni sui personaggi da coinvolgere da un pezzo, ma questo cambiamento mi ha permesso di costruire il film che volevo, e così il sequel ha finalmente preso la forma giusta. Mi sono innamorato della sceneggiatura di Vol. 2, e ho sentito che stavamo creando qualcosa di speciale.

Quando ho proposto ai Marvel Studios la mia idea per il sequel, avevo paura di coinvolgere Ego il Pianeta Vivente – un personaggio, uh, un po’ “ampio” dell’Universo 616 della Marvel Comics. Avevo paura anche dell’inserimento di Mantis e Ayesha, e dell’aver ampliato i ruoli di Nebula e Yondu. Ma soprattutto avevo paura di proporgli l’idea che Baby Groot, e non Groot, sarebbe stato uno dei Guardiani della Galassia. Sì, so che può sembrarvi eccessivo, ma Groot era uno dei personaggi più amati del primo film e a volte quando qualcosa funziona molto bene gli studios sono molto riluttanti a cambiarlo.

Fortunatamente i miei partner alla Marvel hanno deciso di sostenermi in tutti questi cambiamenti nella storia di Vol. 2, e istintivamente sembravano sapere, come me, che quello che è importante nel franchise di Guardiani della Galassia è sorprendere con l’inaspettato.

Detto questo, non sono un idiota. Sapevo che se Baby Groot avesse funzionato, il mondo avrebbe voluto una montagna di giocattoli, peluche e action figure. Ma ovviamente non mi sembrava una cosa certa quando, da solo nel mio ufficio, pensavo a una storia che funzionasse per il film e assolutamente non ho preso queste decisioni in base a ciò. Come molti di voi, mi ero innamorato di questo piccoletto, anche se in quel momento era ancora solo nella mia testa.

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Le riprese del film hanno avuto inizio a febbraio ad Atlanta e si sono concluse il 16 giugno.

Al ritmo dell’Awesome Mixtape #2, Guardiani della Galassia Vol. 2 prosegue narrando le avventure dei Guardiani mentre si inoltrano ai confini del cosmo. La squadra deve lottare per restare unita come una famiglia quando scopre i misteri sul vero padre di Peter Quill.

Vecchi nemici diventeranno nuovi alleati e i personaggi preferiti dei fan tratti dai fumetti classici giungeranno in soccorso dei nostri eroi. L’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Nel film tornano Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Michael Rooker, Karen Gillan, Vin Diesel, Bradley Cooper, Sean Gunn e Glenn Close. Tra le new entry Kurt Russell, Pom Klementieff, Elizabeth Debicki e Chris Sullivan.

L’uscita è fissata per il 5 maggio 2017, per il 25 aprile 2017 in Italia.

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