A borse chiuse e appena prima del weekend lungo del Martin Luther King Day, Michael Lynton ha annunciato ai suoi dipendenti di essersi dimesso da CEO e Chairman della Sony Corporation of America, la sussidiaria americana della giapponese Sony e compagnia ombrello sotto la quale opera anche la divisione Sony Entertainment Inc (che include Sony Pictures, Sony Music e Sony/ATV). Lynton lascerà il ruolo di CEO anche di Sony Entertainment.

La notizia arriva dopo una giornata di rumour circa una “rivoluzione ai vertici dell’azienda” a seguito di una riunione di 48 ore alle Hawaii. Lynton si concentrerà sul suo ruolo nel Board di Snap Inc., l’azienda che controlla Snapchat.

“Non è stata una decisione facile per me,” ha scritto Lynton in un memo per i suoi dipendenti annunciando le dimissioni. “Come alcuni di voi sapranno, sono stato coinvolto in Snapchat sin dall’inizio, e vista la crescita dell’azienda e il mio crescente ruolo all’interno di essa ho deciso che era venuto il momento di fare un cambiamento.”

Nel memo Lynton ricorda i risultati ottenuti dalla compagnia durante la sua guida (da film come Skyfall, Spectre, American Hustle, Captain Phillips e The Social Network, a serie come Breaking Bad, The Blacklist, The Crown), l’acquisizione delle quote restanti di Sony/ATV e il “superamento del cyberattacco più devastante e distruttivo della storia della corporation, mantenendo le attività dello studio intatte”. Lynton è l’ultimo degli alti dirigenti Sony ad andarsene dopo l’attacco di due anni fa.

Lynton, che ha guidato la Sony per 12 anni, rimarrà nella compagnia per altri sei mesi per assicurare una “transizione tranquilla”: aiuterà il CEO di Sony Group Kazuo Hirai a scegliere un rimpiazzo, e a capire come gestire l’azienda. In questi sei mesi Hirai avrà un secondo ufficio a Culver City, California (oltre che a Tokyo), dove lavorerà al fianco di Lynton e degli executive acquisendo subito il ruolo di co-chief executive di Sony Entertainment.

Ma chi gli succederà? I nomi che circolano sono diversi: si parla di Jim Gianopulos (ex chairman Fox) o Peter Chernin. Vi terremo aggiornati!

 

Fonte: Deadline

 

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