Da de Villeneuve a de Beaumont

Poteva andare malissimo quando Jeffrey Katzenberg cominciò a lavorare a La Bella E La Bestia (1991). Delle tante favole e racconti popolari intercettati da Walt Disney mentre era in vita (1901-1966), la fiaba scritta nel 1740 da Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve (esponente della seconda ondata di fiabisti francesi dopo Madame D’Aulnoy e Charles Perrault) era sfuggita al grande Walt, il quale si rammaricava che il francese Jean Cocteau fosse arrivato ad adattare il testo prima di lui nel 1946 con la sua divertente e divertita versione live action in bianco e nero dove il make up della Bestia, interpretata da un sagace Jean Marais (attore feticcio, nonché grande amore di Cocteau), aveva chiaramente recuperato il lavoro di Jack Pierce sull’horror L’Uomo Lupo (1941) di Waggner presentando una creatura ultra villlosa, dalla parlantina sciolta e dove non si capiva bene la differenza tra barba e capelli (entrambi ben curati). Ma torniamo a...