Dopo due weekend di sfruttamento in tutto il mondo, le stime d’incasso definitive del reboot de La Mummia parlano di 375 milioni di dollari a fine corsa, di cui 75 milioni negli USA e 300 fuori dal mondo. Un risultato deludente, che secondo i calcoli di Deadline potrebbero tradursi in una perdita netta di 100 milioni di dollari per la Universal Pictures.

Il sito cita 345 milioni di dollari di budget complessivo (195 milioni di budget di produzione che diventano 125 con gli sgravi fiscali + 150 per il marketing e la distribuzione), e ipotizza che il film possa generare 250 milioni di dollari in ricavi finali (gli incassi cinematografici vanno divisi tra major e cinema, e in Paesi come la Cina, dove la pellicola potrebbe arrivare a raccogliere un terzo degli incassi internazionali, solo il 25% torna alla major) incluse stime sull’home video e i diritti tv. Sottraendo le due cifre si arriva a una perdita di 95 milioni di dollari per la Universal. Un altro scenario citato da Deadline parla di 400 milioni di dollari in incassi globali finali e risultati migliori anche nei noleggi e nell’home entertainment: in quel caso la perdita sarebbe inferiore ai 60 milioni di dollari. Si tratta comunque di un punto di partenza non proprio positivo per il Dark Universe, il franchise dei Mostri Universal che La Mummia dovrebbe lanciare.

Va detto che la Universal è assolutamente intenzionata a proseguire nello sviluppo del Dark Universe: il prossimo film sarà The Bride of Frankenstein di Bill Condon, e se i prossimi titoli del franchise avessero maggiore successo anche La Mummia potrebbe beneficiarne grazie a un maggiore sfruttamento tv e home video.

Fonte: Deadline

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