Alla base di tutto c’era un‘idea da film d’exploitation: “Come sarebbe essere cacciati da un cacciatore dilettante che viene da un altro pianeta nella stessa maniera in cui noi andiamo a caccia grossa in Africa?”. Jim Thomas si era fatto questa domanda nell’estate in cui suo fratello si era rotto la gamba e insieme i due scrissero la sceneggiatura di Predator. La specie cacciata doveva essere la più pericolosa di tutte (l’uomo) e gli esemplari in questione i più allenati (i marine), gli unici che, impreparati, potevano comunque essere preparati. Lo stesso uno solo di loro ce l’avrebbe fatta, non prima di aver perso ogni segno di modernità e essere regredito allo stato di uomo primitivo, puro istinto di sopravvivenza e violenza brutale.

Predator nasceva nel segno di Alien (curioso che poi i due alieni si siano incontrati), un film d’azione militare che in realtà nasconde un horror, come quello di Scott era un film di fantascienza che nascondeva un horror, ma in una delle lavorazioni più...