Emilia Clarke, tra le star di Game of Thrones e parte del cast di Solo: A Star Wars Story, ha avuto modo di parlare – in una delle sue ultime interviste – del lavoro sul set con Ron Howard nei giorni successivi alla sostituzione di Phil Lord e Chris Miller. Come spiegato dall’attrice, rivisitare alcune sequenze già girate è stata anche un’opportunità, per il cast, di migliorare alcune performance non del tutto soddisfacenti.

Come raccontato dall’attrice:

Ron è arrivato sul set e, letteralmente, si è messo ad ascoltare tutti. Non ha avuto molto tempo per prepararsi e dunque, semplicemente, ci ha portato da una situazione nella quale ci stavamo chiedendo “Cosa stiamo facendo” a un’atmosfera nella quale poter sentire che tutto fosse sotto controllo. Anche grazie a questo, abbiamo avuto una “seconda occasione” che non capita molto spesso: c’era un certo numero di sequenze [da rifare] per le quali ho pensato subito “Grazie al cielo, non mi piace la mia performance in quella scena, meno male che possiamo rifarla!

Clarke si è inoltre detta stufa di etichette come “donne forti” riferite alle protagoniste femminili sul grande o sul piccolo schermo.

[Sono stufa della domanda] “come si sente a interpretare una donna forte?”. Posso dirvi come mi sento a interpretare una donna, punto e basta. Levate il “forte” da questa faccenda, trovate un altro aggettivo. [Al cinema o in televisione] interpreto semplicemente delle donne. Non è questione di forza. Che significa? Che c’è anche un’altra opzione, quella della “donna debole”? Si pensa che una protagonista possa essere debole? È già abbastanza faticoso parlarne, quindi basta con la dicitura “donne forti”. Lasciateci semplicemente essere donne e basta. Ricevo domande del tipo “Come si sente a essere una protagonista femminile in un grande blockbuster?” o “Come si sente a interpretare una donna di potere”, e la lista potrebbe continuare. Lo trovo abbastanza frustrante, anche perché nessuno gira le stesse domande agli uomini. Non vieni definito “uomo forte” a meno che tu non sia fisicamente forte. Vediamo di cambiare questo atteggiamento.

Vi ricordiamo anche la nostra recensione del film pubblicata a margine della proiezione al Festival di Cannes, dove il lungometraggio di Ron Howard è presente fuori concorso.

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Ecco la sinossi ufficiale:

Salite a bordo del Millennium Falcon e mettetevi in viaggio verso una galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, una nuova avventura con la più celebre delle canaglie spaziali. In mezzo a rocambolesche fughe nei meandri di un oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo fedele co-pilota Chewbacca e il giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che segnerà il destino di alcuni degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

La pellicola sarà incentrata su un giovane Han e sarà ambientata molto prima degli eventi di Una Nuova Speranza.

Solo: A Star Wars story vanta nel cast Alden Ehrenreich nei panni dell’erede di Harrison Ford, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover nelle vesti di Lando Calrissian, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge e Joonas Suotamo nel ruolo di Chewbacca.

Il film uscirà il 25 maggio 2018 negli USA e il 23 maggio in Italia.

Fonti: CB (1), (2)

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